La nostra personale quaresima

Lasciatemi dire la mia, andare in chiesa mi costa fatica: un signore vestito da prete mi dice che devo lasciare tutte le mie certezze e seguire Dio.

Io Dio lo vedo e lo sento forte e chiaro, e lui mi dice di tenermi salda alle mie certezze, di credere in me e avere fiducia negli altri, di vivere con consapevolezza e di partecipare alla creazione di un mondo più vero, più buono e più bello, per noi e per i nostri figli.

E quella voce interiore che ora chiamo Dio mi dice anche che dopo tutto il gran mangiare di frappe sento il bisogno di un tempo di purificazione, una quaresima diciamo (sarà un caso?)

bruegel-combattimento-carnevale-quaresima-p-botte_jpg.jpg

Sane contraddizioni

Mia madre mi chiede come faccio a tenere la Madonna Sistina in camera dei bambini e il Ganesh in cucina. E’ cosi che siamo noi. E non ci tacciate d’incoerenza, abbiamo i nostri motivi.

Come è gia successo per la candelora si sa che la tradizione  cristiana ha attinto da sapienze antiche per compilare il suo calendario di festività sul quale ha preteso di mettere il copyright.

Prendere contatto con noi stessi

E allora volevo dirvelo, se sentite la necessità di un po’ di pausa dai bagordi culinari del carnevale, se prendete l’occasione per soffermarvi a respirare dieci minuti al giorno, a centrarvi su voi stessi,  a limitare il caffè non perchè ve l’ha detto il medico ma perchè sentite che state meglio… beh, non abbiate paura di esservi trasformati in pii religiosi. State solo prendendo contatto con la parte più intima di voi stessi (religiosa per natura) e questo non puo’ che farvi bene.

Scusate la predica.

Io per i prossimi 40 giorni (mi son detta per giocare, ma cercherò di rispettare) riduco caffè, cioccolata e gelati, intensifico la mia pratica yoga, le passeggiate e comincio a quantificare meglio le ore del giorno che passo davanti al computer: non più di due.
Perchè un po’ d’astinenza non può che disintossicarmi e far spazio agli altri mille progetti in cantiere. D’altronde ogni anno in questo periodo mi vengo i pruriti di disintossicazione. Vi ricordate il detox week? Lo faro’ anche quest’anno

questo post è stato scritto negli anni passati ma rileggendolo ho pensato che valeva tutto, intero e senza correzioni, anche quest’anno. ho voluto anche mantenere i commenti che erano stati fatti e se qualcuno vuole aggiungerne altri è il benvenuto.

Originariamente scritto il 22 febbraio 2012

12 Commenti per questo post

  1. Francesca ha scritto:

    Ciao Sabri, ti seguo da qualche giorno e mi fa sorridere saperti cosi, semplicemente. Il tuo blog e’profondo e leggero al tempo stesso. sono d’accordo su molte cose che scrivi, apprezzo quella base di ottimismo che trasmetti al prossimo e la varieta’ dei buoni propositi. Penso che se Dio lo senti va bene cosi’, l’astinenza aiuta a fortificarti e quando si e’ in grado di rinunciare a qualcosa se sei sempre ad una bella svolta nella vita. Credo. baci a te e ai tuoi bimbi. Francesca

  2. valentina ha scritto:

    Io invece appena vado in chiesa, anche sola senza nessuno mi sento già meglio, è lì che le mie certezze si fortificano, è lì che capisco che posso farcela a seguire i miei valori anche se a volte la strada è difficoltosa. È un bisogno, un desiderio… la tua religiosità si respira con le tue parole quindi non vedo cosa ti possa turbare… o forse avresti bisogno di vedere una chiesa diversa…. per me andare a messa, pregare, meditare e fare yoga sono esperienze molto simili… ricordo un prete speciale che ci diceva… per fortuna la chiesa è fatta non solo di uomini ma di spirito santo,… mi piacerebbe parlarne ma devo dare la pappa… baci

  3. kosenrufu mama ha scritto:

    sai, io sono buddista, non esiste divinità di nessun tipo nella nostra religione-filosofia, veramente siamo noi, e la nostra natura di budda insita in ognuno di noi, a contare,tutto dipende da noi, nessuno può profondamente decidere e influenzare il nostro cambiamento o sentimento se non noi stessi attraverso un rivoluzione umana e interiore. proprio per questo di solito non ho un buon raporto con i preti, i dogmi e la chiesa. Ho bisogno della ragione per capire e del cuore per sentire. Un abbraccio grande.

  4. d. ha scritto:

    Noi invece ieri abbiamo digiunato. Da oggi io rinuncio al caffé e alle bibite, ogni membro della famiglia ha deciso le sue piccole rinunce.
    Trovo questa rinuncia un’occasione felice, di digiuno, preghiera e carità, come ci propone la Chiesa cattolica. Un momento particolarmente frugale, in una vita che vorrebbe esserlo continuamente.
    Mi preparo alla morte e resurrezione di Cristo, morto in croce anche per me. Quindi mi preparo per una festa. Una festa che mi riguarda nel profondo: riguarda chi sono e a cosa sono destinata.
    Per alcuni, vedi, liberarsi delle proprie certezze, della propria importanza, di tutte quelle cose o opinioni a cui ci aggrappiamo tutti per definire noi stessi, sapere – almeno di tanto in tanto – che Dio ci ha amati per primo, senza nostri particolari meriti, dona una libertà di tipo nuovo.
    Sono stata lontana dalla Chiesa per molti anni, ho fatto esperienze di molti tipi, e non mi sono mai sentita così libera come quando sono tornata a inginocchiarmi davanti al Corpo di Cristo.
    Ti auguro una buona personal-quaresima!
    Ciao
    d.

  5. Sybille ha scritto:

    Ciao,
    personalmente non me la sento di affrontare una pratica di quaresima, mi sembrerebbe una cosa forzata farlo proprio adesso soltanto perché il momento \"sul calendario\" (della chiesa, della cultura ecc.) é questo. Per quanto riguarda i periodi di purificazione mi affido al mio corpo: nel senso che quando sento la \"sua\" necessitá di purificarsi, allora diventa un\’altra cosa, e questo puó capitare durante tutto l\’anno.
    Per quanto riguarda la chiesa, rispetto molto tutte le persone credenti e mi piace pensare che, a prescindere dal fatto se qualcuno si trova meglio in un tipo di chiesa o in un\’altra o in nessuna, in un tipo di preghiera e religione o in un\’altra o in nessuna, QUALCOSA c\’é comunque che abbiamo in comune. È trovare quel QUALCOSA che mi affascina, che mi piace di scoprire quando conosco delle persone. Quello che si condivide… gli obiettivi, le paure, la ricerca della pace e della serenitá, del senso delle cose che facciamo…

    Grazie per questo post. Mi piace immaginare casa tua con il mix di Madonna Sistina e Ganesh…
    Anche noi cerchiamo di insegnare ai nostri figli un po\’ di tutto, facendoli partecipare al nostro modo di vedere le cose, di fare domande, di andare in cerca di risposte; nel senso di far scoprire a loro stessi i grandi valori che sono condivisi, in fondo, da tutte le grandi religioni e filosofie. Conoscono benissimo le storie della bibbia ma anche molti aspetti di altre religioni. Per sentirsi a casa un po\’ dappertutto.

  6. Mamma F ha scritto:

    Aggiungo la mia voce buddhista al coro, dandoti pienamente ragione su tutta la linea. Nella nostra famiglia una mamma buddhista, un papà ateo e un bimbo chi-lo-sa (lo scopriremo accanto a lui, seguendolo) fanno downshifting quaresimale ancor più del solito nello stesso modo, per preparare corpo e spirito all\’esplosione primaverile. Un abbraccio.

  7. Mamma C ha scritto:

    Uhmmm, noi non abbiamo folleggiato in Carnevale, ma il tuo post è un ottimo spunto per quei momenti che inevitabilmente ognuno di noi passa, in cui si sente la necessità di fermarsi e riflettere un po’. Nelle nostre mensole si trovano dalla Bagavagita al Corano o alla Bibbia.. Come giustamente dici tu, non è questione di incoerenza, ma forse sono tracce di una ricerca..

  8. lafra ha scritto:

    Solitamente non ci casco, li considero solo catene di link, ma alla fin fine, sotto il mio costante scetticismo mi ha fatto piacere e magari lo farà anche a te. Ti ho citato come meritevole del premio sorriso 2011! ciao!

    http://www.unmondodibene.com/2011/03/medaglia-medaglia-medaglia.html

  9. Heidi ha scritto:

    Questo post cade “a cecio” come si dice…
    Ieri ho partecipato alla messa delle ceneri con le mie figlie e ultimamente mi chiedo perchè seguire questa religione e non un’altra visto che credo Dio sia uno, unico per tutti!!
    La risposta non la so, so solo che come dico sempre a mio marito, il senso religioso ci dev’essere e va trasmesso ai nostri figli e se siamo nati in Italia seguiamo il cattolicesimo, se eravamo nati in India ci sarebbe stato l’imbarazzo della scelta, insomma non ce n’è una migliore delle altre. L’importante è che dentro si senta la differenza di essere credenti o no. Ecco l’ateismo mi fa paura…
    Comunque anche noi abbiamo Ganesh nella stanza delle bambine:)

  10. mariaclaudia ha scritto:

    ciao sabri, era tempo che non lasciavo un messaggio !!! io non riesco molto a seguire le tradizioni e così per esempio a natale non mi piace far regali, mentre preferisco farli a sorpresa tutto il resto dell’anno e magari senza un motivo preciso. Lo so che poi diventa difficile capire, lo so, ma gli amici veri, capiscono. Io sono diventata buddista 2 anni fa grazie a ester e come dice lei, è una filosofia di vita pensata con la testa e sentita con il cuore. Va bene per me, ma rispetto le scelte degli altri, perchè anche l’ateismo può essere una scelta, perchè ho conosciuto molti atei che credono nella forza degli esseri umani, e vedo in questo la stessa cosa che cercare la buddità dentro ognuno di noi. un bacio

  11. MadreCreativa ha scritto:

    Mi piace questo post e credo che ognuno di noi debba seguire quello che lo faccia sentire meglio, più appagato spiritualmente…il detox week è un’ottima idea che cercherò di attuare anch’io…

  12. mariella ha scritto:

    Ognuno di noi ha necessità di tanto in tanto di fare una "quaresima" . E' proprio necessario quando cominci a sentrire quel disagio interiore che non ti fa prendere iniziative, ti impigrisce, ti fa rimandare tutto a dopo. La ricerca interiore è una cosa bellissima per migliorarsi. Reagire ed attivarsi come fai tu è la strada giusta perchè il corpo e la mente siano in equilibrio

     

Commenta questo post