QUESTO POST TRATTA UN ARGOMENTO CHE POTREBBE IRRITARE LA VOSTRA SUSCETTIBILITA’. POI NON DITE CHE NON VE LO AVEVO DETTO
Ho scavato zucche, comprato caramelle e mi sono preparata per festeggiamenti che non mi appartengono. Questo succede quando vuoi iniziare a mediare, perchè i tuoi figli stanno crescendo e ti sei stufata di essere la mamma più rompicoglioni della terra.
Ma il mio occhio severo e il mio sguardo di traverso (nel senso di longitudinale ma anche nel senso di bastian contrario) mi impone di segnalarvi il significato di Halloween. E’ un articolo proveniente da un sito super-cattolico che spiega:
..nel IX secolo Papa Gregorio III volle aiutare il popolo cristiano a superare riti pagani. Spostò la data di Ognissanti dal 13 maggio al 1° novembre (giorno precedente alla commemorazione dei defunti) per creare una continuità cristiana con la festa di Samhaim, la festa celtica da cui trae origine questa festività e che significa fine dell’estate.
Infatti la parola Halloween è una variante scozzese di Hallows-Even cioè notte prima di Ognissanti
Anche prendendo le debite distanze da un punto di vista cosi schierato lo leggo e mi chiedo: perchè Halloween è diventato cosi famoso anche in Italia? Ha qualcosa a che vedere con il fatto che i nostri figli (adolescenti e non) adorano andare in giro con magliette e cappellini con la morte?
magliette da bambina: nere con il teschio
E perchè la fine dell’anno solare non viene celebrato visto che da essa dipende tutto il raccolto dell’anno prossimo e quindi quello che mangeremo tra qualche mese? Non è forse più importante? Io me lo chiedo. Voi no?
Se vi capitasse di frequentare il sito dell’Unione atei e agnostici razionalisti per citare solo una fonte specularmente opposta potreste prendere atto che fu un vero sterminio di riti più che altro, quello che fu fatto da parte dei cristiani…tutta la saggezza popolare che c’era nella celebrazione del ciclo dell’anno diventò in breve tempo qualcosa di religioso, anche se in realtà non lo era propriamente.
Invece di importare una zucca e un teschio non potremmo portare i nostri figli a seminare il grano? (e non è retorica, si puo’ fare davvero, ci sono fattorie didattiche ovunque ormai)
Perchè loro sono più contenti cosi – dice la mamma sbrigativa. Ma siamo sicuri che sono proprio loro a volerlo o sono forse vittime di una bombardante pubblicità cui è davvero difficile sottrarsi? E voi cosa fate per contrastare questo lavaggio del cervello?
Oltre a farmi tutte queste domande poi spengo il computer e vado a fare delle cose con i miei figli, coinvolgendo quest’anno anche i nostri amici del quartiere e i figli grandi, che organizzano giochetti di paura e nascondini al buio per i più piccoli.