Sei quello che mangi:
tutti lo sappiamo ma la maggior parte delle persone fa finta di niente. O forse crede che non sia vero. Poi si stupiscono se diventano allergici, intolleranti oppure se si ammalano. Il dottor Giannattasio, medico e agronomo, una volta ha detto una frase molto semplice: per mangiare sano dovremmo far finta che i supermercati non esistano e fare la spesa come si faceva 50 anni fa: tanta frutta e verdura comprata al mercato e scatolette solo in caso di emergenza. Approfondisci qui le sue parole
Nel nostro corpo ci sono circa cento trilioni di cellule che hanno bisogno di un adeguato nutrimento quotidiano, mentre noi spesso mangiamo di corsa cibi preconfezionati finendo col sentirci fiacchi, imprigriti e col vederci grassi. A volte mangiamo non per fame ma perche è ora di pranzo, oppure per saziare qualche altro bisogno che non è alimentare.
Il cibo riguarda tutti gli aspetti del nostro essere: l’umore, l’energia, la capacità di concentrarsi, gli impulsi sessuali, il sonno e la salute in generale: mangiare in modo salutare è la chiave del nostro benessere.
Se ciò che ingeriamo ogni giorno, tutti i giorni della nostra vita, è pieno di conservanti, coloranti, pesticidi, se il latte e la carne contengono antibiotici che vengono dati agli animali per non ammalarsi, se la frutta è gonfiata di ogni possibile veleno pur di mantenere una parvenza di vita anche in climi e condizioni impossibili… allora certo non possiamo pensare che stiamo facendo il nostro meglio per rimanere in salute.
Senza essere ortoressici o integralisti, ma solo con la pretesa di voler fare il meglio per noi e per i nostri figli, ecco cosa ci ha spinto a mangiare il più possibile sano e biologico a ridurre notevolmente carne, mozzarelle, salumi, caffè, zuccheri e farine bianche per dare la priorità a prodotti non raffinati, integrali e di buona qualità.
Perchè compriamo locale
Abbiamo provato un po’ di tutto: i gruppi di acquisto, la spesa al mercato, le gite fuori porta. I gruppi di gruppo di acquisto solidali GAS sono fantastici e sono ormai molto diffusi. Insieme ad altre famiglie ci incontriamo una volta al mese, ogni membro si incarica di cercare un produttore per un determinato bene (pasta, parmigiano, olio, detersivi, ecc… ) e li propone al resto del gruppo.
Insieme scegliamo i produttori che vendono i prodotti che ci interessano e con loro stipuliamo degli accordi di acquisto spesso agevolati. Cerchiamo prodotti provenienti da piccoli produttori locali per avere la possibilita’ di conoscerli direttamente e per ridurre l’inquinamento e lo spreco di energia derivanti dal trasporto. Inoltre vogliamo prodotti biologici o ecologici che siano stati realizzati rispettando le condizioni di lavoro.
Cosa sono i Gruppi di Acquisto Solidale (G.A.S.)?
Un gruppo d’acquisto e’ formato da un insieme di persone che decidono di incontrarsi per acquistare all’ingrosso prodotti alimentari o di uso comune, da ridistribuire tra loro.
Si ma… perché si chiama solidale?
Un gruppo d’acquisto diventa solidale nel momento in cui decide di utilizzare il concetto di solidarieta’ come criterio guida nella scelta dei prodotti. Solidarieta’ che parte dai membri del gruppo e si estende ai piccoli produttori che forniscono i prodotti, al rispetto dell’ambiente, ai popoli del sud del mondo e a colore che – a causa della ingiusta ripartizione delle ricchezze – subiscono le conseguenze inique di questo modello di sviluppo.
Perché nasce una G.A.S.?
Ogni GAS nasce per motivazioni proprie, spesso però alla base vi è una critica profonda verso il modello di consumo e di economia globale ora imperante, insieme alla ricerca di una alternativa praticabile da subito. Il gruppo aiuta a non sentirsi soli nella propria critica al consumismo, a scambiarsi esperienze ed appoggio, a verificare le proprie scelte.
Una rete
I gruppi di acquisto sono collegati fra di loro in una rete che serve ad aiutarli e a diffondere questa esperienza attraverso lo scambio di informazioni. Attualmente in Italia sono censiti un centinaio di GAS. Ecco il sito ufficiale qui potete trovare quello più vicino a voi.
Facciamo il pane
Andrea ha cominciato a fare il pane con i bambini un po’ per scherzo un po’ per sfida. E ha ritrovato una manualità carica di senso e di soddisfazione. Questo per noi significa essere modelli degni di essere imitati per i nostri figli.
E’ incredibile scoprire che il pane che fate è il più buono mai mangiato in vita vostra (dopo un po’ di prove e di allenamento). Provate. Facendo il pane ormai con regolarità e con grande amore e divertimento ci siamo accorti che questa semplice attività mette in moto un “fare” speciale, qualcosa di unico che rende i pomeriggi in casa con i bambini un momento di calore e di gioia inpagabili
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Mai sentito parlare della decrescita felice?
Leggi il manifesto della decrescita felice e fatti lo yogurt in casa!!