Nel 2009 ho scritto un post su questo blog che parlava di minimalismo, si intitolava IO NON COMPRO in cui spiegavo perchè smettere di comprare cose, oggetti, corsi, giocattoli e vestiti è una liberazione.
Il minimalismo fa sentire i membri di una famiglia più in contatto tra di loro, più vicini ai loro veri desideri, più reali.
Liberararsi dal giogo del consumismo compulsivo è la cosa migliore che potete fare per stare bene ed essere felici.
Non comprare è sexy
Il fatto è che quando scopri l’acqua calda vorresti che tutti lo sapessero e le prime persone a cui lo dici sono quelle che ami. Ma non tutti sono disposti a credere che non comprare sia cosi sexy, anzi all’inizio c’è da lottare un po’ con le convenzioni. Poi passa
Quando scopri che è vero
Quando scopri che non lo stai facendo solo per risparmiare, che non lo fai perchè hai la casa piccola e hai finito lo spazio per mettere tutto ciò che compri, ma che i motivi sono molto più validi e profondi, sono delle vere e proprie motivazioni allora cambia tutto.
Diventi un minimalista e ti accorgi che avere meno ti aiuta a sapere cosa ti serve davvero, quali sono le cose importanti di cui ti vuoi occupare.
Cosa voglio davvero
Una delle cose che voglio è più avventura, più esperienze, più scoperte, più situazioni in cui mi trovo fuori dalla mia area di confort e mi metto alla prova.
E questo lo voglio condividere il più possibile con la mia famiglia e i miei figli che essendo cresciuti hanno anche loro sempre più bisogno di avventura.
Una delle cose che voglio di meno è noia, apatia, quel senso di vuoto che subentra quando c’è troppo da fare o sono alla ricerca di qualcosa che non trovo, che mi porta a lamentarmi e a sentirmi in gabbia.
Minimalismo famigliare
Di minimalismo famigliare parlo tanto nel mio libro, perchè ho scoperto che è una delle chiavi per costruire una relazione profonda con i figli, che non si limiti al mi compri questo oppure al se fai questo ti compro quello.
Magari pensate che non sia il caso vostro, ma il consumismo è un deterrente enorme nelle relazioni sociali, soprattutto quando ci sono molti soldi o ce ne sono pochi, cioè nei casi estremi.
Gli oggetti diventano merce di scambio di attenzione e alla fine di amore, mentre si dà per scontato che un genitore che non fa mancare nulla ai propri figli sia quello che compra.
Una sfida divertente
E cosa succede allora quando i genitori non comprano più? Che i figli si girano verso di loro e si chiedono cos’altro possono dare i genitori, oltre ai soldi. E’ li che si fa divertente.
E tu cos’hai da dare a tuo figlio: il tuo tempo? Le tue passioni? La tua attenzione? La tua creatività? Che cosa avanti….