In questo periodo dell’anno c’è eccitazione nell’aria come se il 15 settembre fosse capodanno! I bambini vanno in giro con corone, cantano canzoni, accendono candele, giocano con spade e corazze e fanno lotte di cavalieri.Chissà perchè.
Nella scuola steineriana si celebra la festa di san Michele che sconfigge il drago.. una festa cattolica ma anche antica, un vero e proprio cardine del ciclo dell’anno che coincide con l’Equinozio d’autunno.
Che cos’è la festa di San Michele e il drago?
E’ una festa del ciclo dell’anno che si celebra nelle scuole steineriane: si va nel bosco accanto a scuola e si mette in scena questa antica leggenda. Ogni anno è l’ottava classe che ha in carico questo momento a cui partecipano tutte le classi. Perchè? La scuola steineriana è una scuola cattolica? No.
Ma in una società sempre più laica (e quindi sterile spiritualmente) dove anche il grazie e il per favore sembrano gesti religiosi ci si chiede il perchè di tanta enfasi su San Michele, che degli arcangeli è il più coraggioso, colui che sconfigge il drago dell’apocalisse, il drago rosso dalle 7 teste, simbolo del male.
Come possiamo ritrovare le radici antiche che motivano e danno un senso alla nostra esistenza e di cui abbiamo davvero bisogno per guardare al futuro sapendo chi siamo?
A cosa servono le prove di coraggio
Ma i nostri figli non sono gia abbastanza bulli? Dobbiamo fomentarli ancora con inni al coraggio e prove di forza? Beh, guardate, si tratta proprio del contrario.
In un momento in cui l’estate ha esaurito la sua forza di propulsione verso l’esterno e piano piano ci si ritira verso il dentro occorre trovare all’interno di ognuno di noi la luce da cui prima si attingeva fuori, la forza, la motivazione, la voglia di intraprendere un lungo e freddo inverno (che a Roma è molto light ma va bene lo stesso).
E questa forza la troviamo accendendo come un lumino interiore, una piccola consapevolezza che potrà ardere al calore della nostra volontà fino a diventare verso Natale un vero e proprio braciere. Come la vita prosegue la sua crescita nel buio della terra anche il bambino coltiva se stesso nel tepore della casa, nella quiete della sua interiorità, nell’osservazione della natura che perde le foglie e che si ritira in se stessa.
Questo è il senso della sfida proposta da san Michele: anche quest’anno affronteremo un lungo inverno fatto di difficoltà, di solitudine anche e di lunghe giornate di pioggia con il naso appoggiato ai vetri, sognando l’apertura dell’estate e il caldo sulla pelle e anche quest’anno sverneremo in pace e serenità e attenderemo la buona stagione con gioia e pazienza, facendo un po’ a meno dei riscaldamenti a 30 gradi per sentire meglio e godere del freddo e accoglierlo e superarlo,uscendo semmai a sgranchirci le gambe anche quando fuori piove e gustandoci i parchi della città, deserti.
E’ cosi consolante avere il ciclo dell’anno dalla nostra!!
Meraviglioso il tuo post e utilissimo!!! una spegazione esauriente e illuminante! e in un paese in cui il laicismo a tutti costi sta divenendo “politicamente corretto” chi “festeggia” passa da l’essere bigotto ad essere “alternativo”!!! pensa che magia!!!!
ma torniamo a noi…io che ho un ragnetto di 15 mesi…secondo te quando iniziare a festeggiare coinvolgendolo con i racconti?
E’ bellissimo questo tuo ultimo post Sabrina.. tra i più belli di quest’anno.. perchè sorride di voglia di fare, di sogni e di dolci sorprese… e forse spiega anche la bellezza della primavera e dell’estate.. nel ciclo dell’anno che cambia e si evolve…dal freddo al caldo.. dal sonno al risveglio.. ed anche se io non amo l’inverno so che abbiamo tutti bisogno anche di lui.. per fermarci e riposare.. annoiarci un pò.. riprendere le energie.. e prepararci ad esplodere.. come i germogli degli alberi al sole di una nuova calda stagione… ma intanto…buon autunno a tutti voi!!!
PER MAMMA NATURA
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La sera io ho cominciato a cantare sempre la stessa canzone e a dire sempre la stessa preghiera molto presto. Loro tiravano un respiro quando la sentivano intonare e si mettevano nell’ordine d’idea che era venuta l’ora della nanna. E’ sempre stato facilissimo metterli a dormire. Prima cominci e meglio e’. Certo per le cose piu complicate aspetterei un po’, ma fondamentalmente sei tu che inizi a metterti in un atteggiamento interiore di attenzione, come accendere una candelina a tavola prima di mangiare, o mettere dei fiori da qualche parte… piccoli gesti che i bimbi vedono. Non c’e’ niente da spiegare, i bimbi capiscono. Non spiegare nulla neanche ai grandi, quello proprio e’ tempo perso….
un abbraccio
grazie…sempre piena di buoni consigli!!
una curiosità che canzone cantavi??
grazie di nuovo!
poi hai fatto il maglioncino??
Grazie!
il tuo post è bellissimo! noi a casa abbiamo alcuni rituali soliti ,ma la cosa meravigliosa è stata cantare fin da neonati una canzoncina per addormentarli fino all’età di circa un anno e mezzo, poi lasciata in disparte, di recente l’ho ripresa dal repertorio e ricantandola ho visto il sorriso lento che si è affacciato sui loro visi, mentre riaffiorava alla loro memoria, colma di sensazioni!
adesso il rituale più piacevole è accendere le candele a cena, una a testa, e poi mangiare con solo quella luce morbida.
un abbraccio
Leggo sempre i tuoi post con molto piacere e curiosità,poi a Cuneo San michele é il patrono della città quindi non posso che amare questi riti e questa storia!
un bacione
Daniela
Ciao Sabrina, volevo sapere se la stampa è di San Giorgio o San Michele???
da quando in qua laicità è una brutta parola e una cosa che va di moda?viviamo in un Paese dove è molto difficile essere rispettati cme persone con propria religiosità/spiritualità se ci si confessa laici. come se significasse senza regole, senza rispetto per le differenze. eppure la laicità, il senso laico delle regole e delle istituzioni nasce proprio per questo: per intenderle umanamente, fra pari e non calate e leggittimate dall’alto; ma degne di rispettoo quanto meno di com-prensione tutte, nessuna esclusa. che rabbia che mi fanno le persone che snobbano la profonda dignità e umanità che cela il senso laico delle cose, come se l’unica sua finalità fosse quella di dissacrare e sminuire qualsiasi fede. è proprio il contrario! è per garantire a tutti di seguire intimamente il proprio cammino e la propria ricerca!
Molto bello questo post, interessante e nello spirito in cui spero tanto di riuscire ad educare anch’io il mio cucciolo! Amando, giocando e rispettando le tradizioni, le stagioni il magnifico e magico “ciclo dell’anno”… che è veramente dalla nostra parte!!! Ciao Mrs Apple
Vero … lo viviamo tutti questo momento di necessità di introspezione , di sguardo all’interno … a volte con difficoltà , ma senza dimenticare di avere la forza e la fiducia in fondo a noi…ciao
PER MARIA
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Maria, non ce l’ho con i laici, sono stata laica per tantissimi anni e so benissimo cosa intendi. Ce l’ho con quei laici che a loro volta considerano i credenti dei celebrolesi, delle persone incapaci di avere la forza di credere che ci si deve comportare bene anche se dio non esiste. capisci?
non prendertela.
capisco, fino ad un certo punto. noto sempre più spiacevolmente che le finte dispute/contrapposizioni dei luoghi comuni si appiccicano sempre più facilmente nelle riflessioni di chiunque.ne siamo sempre meno immuni e ci depistano dalle vere questioni.
in questo caso, dovresti parlare di intolleranza. da quella non è salvo nessuno: credente o laico. siamo persone e possiamo interpretare le stesse identiche cose in maniere diametralmente opposte (in maniera dognatica, rigida o elastica e aperta, ad esempio). quindi il problema non è laicità/credenza ma rispetto/disprezzo di chi si muove e sente diversamente da me.
a questo dovremmo educarci e impegnarci tutti. nessuno ha grandi primati, temo.
PER MARIA
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Sono daccordo, grazie per averlo sottolineato. Ti garantisco che è sempre più difficile per me trovare persone laiche che non ostentino il loro punto di vista come una superiorità. Come una disillusione, come se loro fossero quelli maturi e quindi più ragionevoli e “noi” quelli infantili, quelli che credono ancora nei maghi, nei preti e in dio. questo io riscontro, e per questo lunghi da me ostentare un primare, ma semmai difendere una libertà di cui tutti abbiamo bisogno. grazie per lo spunto di riflessione. Sabrina
Sabrina, condivido pienamente la tua risposta a Maria…in realtà è tutta una questione di rispetto reciproco… se ce ne fosse di più saremo tutti a vivere più sereni e contenti!!!
ciao, sono una mamma che per lavoro si è dovuta trasferire in Finlandia. Quasi per caso (anche se al caso non ci credo) ci siamo avvicinati e ho inserito la mia prima figlia alla scuola materna Stainer. Naturalmente festeggiano San Michele anche quì, ed anzi quì ha ancora più significato perchè l’autunno e quasi un inverno italiano e le stagioni sono più marcate. Fuori tutto è allegramente giallo e rosso adesso ma andiamo verso la stagione buia (ma buia sul serio…) e le candele sono molto più utilizzate per accendere e riscaldare i cuori e non solo. Buon autunno a tutti!
ciao, ho un fantastico bambino di 4 anni che frequenta la materna statale della nostra città (Trieste). Mi piace quello che hai scritto e trovo molto interessante che qualcuno abbia il coraggio di insegnarlo a scuola. Mi sto un po’ documentando sulla pedagogia steineriana perchè sono piuttosto sfiduciata nei confronti della scuola pubblica italiana ma ho anche alcune riserve: per esempio: le scuole steineriane sono riconosciute dal nostro sistema scolastico oppure alla fine del ciclo bisogna sostenere un esame?
grazie
Lisa
è un post molto caldo che fa bene a tutti e da come è posto punzecchia sul vivo una situazione di grande complessità.il problema non è se laico o religioso, ma se laico e spirituale o se religioso e spirituale. Chi non va alla scuola steiner sa quanto è facile essere giudicati perchè si confonde religione con spiritualità e quanto a scuola spesso la differenza viene fatta semplicemente se fai fare o meno religone a tuo figlio. Forse la forza che Michele può darci è quella di avere coraggio di guardare i nostri pregiudizi e di sentirsi “degni” sia da laici che da religiosi senza presupporre di sapere cosa capita nei cuori degli altri e nelle loro case, senza sentirsi per forza migliori, peggiori, maltrattati, non capiti.
e forse accendere un lume perchè tutti possiamo vedere con occhi più sereni.
grazie
Sabrina,
una curiosità: la passeggiata nel bosco è anche per i bimbi dell’asilo?
Domani a Varese mia figlia festeggerà mangiando una macedonia come merenda (ogni bimbo porta un frutto da casa) e uscirà a fine giornata con la spada che hanno costruito in queste settimane. Sono molto legata a questa festa perché due anni fa il primo giorno d’asilo di Greta è stato il 29 settembre.
ciao
Federica
PER FEDERICA
>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>< da noi si, ma dipende dalle scelte della maestra.... e dall'eta dei bimbi in classe
“Come la vita prosegue la sua crescita nel buio della terra anche il bambino coltiva se stesso nel tepore della casa, nella quiete della sua interiorità, nell’osservazione della natura che perde le foglie e che si ritira in se stessa”
Che bella immagine!
Peccato che i nostri bimbi di città me la evochino sempre meno…comprese le mie figlie, sempre alle prese con qualche impegno o dietro ai nostri di impegni!
..E’ molto ispirante l’idea della vita che continua la sua crescita al buio della terra; è perfetta per alleviare il lieve timore che mi ha colto guardando quest’anno alla stagione che arriva. Grazie!