I giorni di vacanza sono anche un momento per fare il punto della situazione: vedere cosa c’è nella mia vita, eliminare l’inutile, capire quali sono le zavorre e le perdite di tempo, creare un piccolo spazio mattiniero solo per me di cui vi parlerò presto e prepararmi ad accogliere il nuovo.
Le domande sembrano semplici come al solito ma non lo sono.
Cosa è inutile? Lo è davvero? E se mi serve domani? Dove lo metto?
Ci sono vari modi per prepararsi ad accogliere (o affrontare) il nuovo e l’imprevedibile (un nuovo progetto, un lavoro, la crisi, una perdita, una discussione con una persona cara, o l’apocalisse).
Un modo è quello di organizzarsi e tenere tutto pronto per qualsiasi evenienza, ma questo implica uno sforzo enorme perchè non puoi prevedere cosa arriverà e rischi di passare la vita a prepararti per tutto e non essere mai davvero pronto.
Un altro modo è imparare alcune abilità di base che ti fanno sentire pronto a tutto: una specie di kit di sopravvivenza agli imprevisti.
Il kit di sopravvivenza
La base. Prima di tutto dobbiamo occuparci di un paio di dettagli fondamentali sistemati i quali possiamo allungare lo sguardo e il respiro: se hai dei debiti devi trovare il modo di estinguerli o creare un piano per rientrare il più presto possibile, avere un fondo di emergenza, spendere meno di quanto guadagni, investire i risparmi.
Se hai dei problemi di salute te ne devi occupare subito, non rimandare. Investi parte del tuo tempo nel mangiare più cibi integrali e meno elaborati e dedica un po’ di tempo tutti i giorni per tenerti in forma. Se ti occupi di cose pratiche relative al tuo benessere ti sentirai subito meglio.
Consapevolezza. Inizia con una piccola meditazione quotidiana – concentrati sul respiro per pochi minuti ogni mattina e comincerai a sviluppare una nuova attenzione, sarai più presente, più vigile e più capace di influenzare positivamente il tuo umore. Saprai governare meglio stress, ansia, rancore e avrai più potere decisionale su te stesso perchè saprai riconoscere meglio i tuoi sentimenti e vederli per quello che sono realmente. Trova il tuo modo, puo’ anche non essere yoga, ma deve essere un’attività che risveglia la tua consapevolezza.
Lasciar andare. Impara ad accettare le cose che succedono senza prenderle come un accanimento personale. Non sempre è possibile fare quello che vorremmo o a farci considerare per quello che realmente siamo. Pazienza! Saper accettare le situazioni difficili è frutto di grande pace interiore. Al contrario non essere in grado di accettare porta a grande sofferenza.
Rimanere dentro le situazioni difficili. Accettare la realtà per quello che è in quel momento non significa rimanere inermi. Significa accettare anche il dolore che proviene dalla delusione e poi capire come rispondere senza la rabbia, frustrazione, ansia, risentimento. Non scappare dalle situazioni difficile ma fermasi a guardarle con il maggior distacco possibile, e darsi tempo per reagire senza rabbia o frustrazione ma con calma e compassione.
Gratitudine. La realtà può essere davvero dura in certi momenti, possiamo lottare per cambiarla o accettarla per quello che è, ed essere grati per questo. Certo questo shift mentale richiede pratica, perché è difficile essere grati quando senti che sei stato trattato male, o hai perso un lavoro, o hai perso una persona cara, o stai combattendo una malattia. Questa è la realtà che hai in questo momento, non l’ideale che avresti voluto. Ed è una realtà che contiene bellezza, se scegli di vederla.
Questa è la traduzione, rivista e ampliata, di un post che Leo Babauta ha scritto sul suo blog Zenhabits.org che, se leggete l’inglese vi invito a leggervi tutto d’un fiato. E’ meraviglioso.
Grazie , poichè condivido in pieno tutto ciò che hai scritto, accolgo il suggerimento e lo leggerò, anche se in inglese, così mi esercito pure a ripassare un pò questa lingua ed ottimizzo i tempi
ciao.sono un ragazzo di 24 anni desideroso di svolgere una vita che sia la piu semplice possibile lontana dallo stress e dai problemi della societa moderna.per me gli unici veri divertimenti sono i gesti piu semplici,ovvero passeggiare,andare in bici,sentirmi libero,mangiare sano e stare con le persone che amo.non sono a favore di quelli piu tradizionali come quelli dei miei coetanei.sono una persona semplice e tranquillissima che ama sia montagna/collina che il mare,pero solo le localita meno turistiche e con poche persone.dove mi potresti consigliare di andare a vivere?considera che sono in cerca della mia strada.sto persino facendo tabula rasa completa di tutti i pensieri accumulati.ho intenzione di lavorare su internet per la liberta finanziaria senza vincolarmi a nessun edificio fisico e potendo cosi viaggiare.sono interessato pure sia alla caccia che alla pesca.secondo te cosa e’ piu adatto a me?ci tengo ad avere una risposta chiarofocatrice poiche ne puo valere il mio futuro.grazie di cuore in anticipo.buon pomeriggio.
Caro francesco troverai la tua strada che è solo tua e che nessuno può indicarti tanto meno io che non ti conosco. Ti do solo un consiglio: non affidare a nessuno le tue scelte, l unico responsabile della tua vita sei tu. Sbagliare fa crescere non avere paura di scegliere. Circondati di persone che non ti giudicano e ti accettano per come sei. Buona vita
Grazie per queste preziose parole le stamperò per leggerle e rileggerle nei momenti difficili..in questo periodo mio di trasformazione e di transizione. Om shanti e contenta sempre di leggerti!
Stefania