Ieri ho fatto una chiacchera di un’ora con Laura Piccinini di D di Repubblica (autrice di articoli come questo). Rinfrancante.
Parlavamo dei consumi alimentari e di come cambiano in relazione alle mode e alle tendenze legate al sano, al macrobiotico e all’healthy in generale (e con l’espressione inglese mi riferisco ad un movimento molto più ampio che ha dei legami con la politica, l’ambiente /il green/ e molto altro), uno stile di vita insomma (a questo proposito leggi 6 quello che mangi).
Poi lei ad un certo punto mi ha detto: mi vuoi convincere a smettere di bere il cappuccino o cosa? lungi da me– le ho risposto, io ho bevuto cappuccino tutta la vita, però sappi che è un pugno nello stomaco!! e lei ha risposto – ma io bevo cappuccino con latte di soia!.
Allora ho capito che il motivo per cui mi aveva telefonato era paradossale. Stava cercando di scoprire da me qualcosa che lei per prima incarna perfettamente: il modello di chi gia da tempo ha introiettato “valori altri” relativi al cibo ma che forse non li riconosce neanche più talmente ne è intrisa.
Se bevi il cappuccino con il latte di soia, cara Laura, non sei una fanatica, una radicale, una rivoluzionaria, sei oltre. Anzi sei un eroina, se pensi che il latte di soia non sia una schifezza e hai imparato a fartelo piacere. Perchè il latte di mucca con il caffe la mattina ti da un colpo di grazia, mentre il latte di soia è leggero come una nuvola. Per questo motivo pensi meglio, scrivi meglio e noi lettori accaniti di D ti amiamo.
A parte questo…. oggi la mia cara amica Elsa mi ha insegnato a fare la marmellata di ribes, con enormi sensi di colpa vista la quantità di zucchero bianco che si deve usare. Credo che mi metterò a fare marmellate solo per sentirmi a pieno titolo una vera mamma del ventesimo secolo ma poi non ce la farò a mangiarle, odio lo zucchero!!
Infine solo due righe per tutte coloro (e in rete siete in tante in questo momento) che si afffannano pensando a come intrattenere i propri figli annoiati in questi lunghi mesi di vacanza. A loro suggerisco2 cose: la prima è imparate a non annoiarvi voi, i vostri figli vi imiteranno, la seconda è lasciateli fare, si annoiano solo perchè questo no e quell’altro no, se li lasciate rotolarsi nel fango, fare i tuffi nella vasca da bagno, arrampicarsi sugli alberi e ficcare le mani nel barattolo della marmellata non si annoieranno per niente. In fondo è vacanza!!
(a questo proposito leggi “accendere un fuoco con i bambini” oppure “cerca zeno…cerca“, una particolare caccia al tesoro molto utile mentre si fanno le pulizie…
Non so perchè ma si avvicina la data del mio rientro in patria e mi si riaffila la vena polemica! Vi abbraccio tutte, amiche blogger e non, e scusate se non commento, ma giuro che vi leggo… il fatto è che sono pigra e ho sempre un po’ la sensazione che commentare i blog sia una cosa estremamente inutile…
beh, la marmellata di ribes un pò l’assaggerei! che bontà.
riguardo ai bambini, le vacanze, la noia, hai ragione, siamo sempre noi per primi a cercare un miglioramento e capire che tutto parte da noi.
Concordo con te sul fatto che piano piano stiamo entrando nella cultura del mangiar sano, una amica che ora abita in francia mi ha fatto notare che qui in Italia siamo comunque sempre stati attenti al cosa mettiamo a tavola…è già forse un vantaggio da cui partire.
Anche riguardo alla noia dei babini in estate sono d\’accordo, prossimamente pubblicherò un post su questo argomento, comunque capita che siano stanchi e abbiano bisogno di riposo, ma non credo un bimbo possa conoscere questa parola!
Non concordo invece sulla inutilità dei commenti…come ti sentiresti se nessuno commentasse i tuoi post!?
Davvero bere latte di soia è “oltre”? Mi sento molto trendy!!!!
ciao, sulla cultura del mangiar sano, io sono una paladina, ma il sano per me é legato anche alle eccezzioni di tanto in tanto !! qui in america latina ci sono prodotti super per il benessere e la salute, ma alcuni vengono consumati solo da ristrette fasce della popolazione, perché le abitudini alimentari vengono spesso determinate dal costo dei prodotti, cosí per esempio l’olio di semi é strausato e l’olio extravergine c’é ma costa troppo. Oppure le abitudini alimentari sono influenzate dalla pubblicitá e dall’informazione, perché per esempio qui tante mamme pensano che il latte in formula sia ottimo per i loro figli, smettendo l’allattamento con allegria ai 6 mesi, quando va bene; io invece, grazie allo scambio con una mamma conosciuta attraverso il mio blog, ho smesso di dare ad Ale il latte di vacca, e l’ho abituato a solo latte di soia, di avena o di capra e sono convinta che la rivoluzione alimentare comincia con i figli perché le abitudini alimentari coltivate da bambini, con leggerezza e creativitá, sono quelle che cercheremo anche da grandi
ciao cara!sono la mamma di olivia (mare ttc),complimentissimi per il sito,ma è super vasto!!!!ho iniziato a leggerne alcune parti e le trovo proprio particolari…come te del resto..complimenti anche per la marmellata..noi abbiamo sfatato la necessità dello zucchero e da anni facciamo le marmellate senza zucchero…si mantengono molto bene e sono buone…baci!!!
La marmellata di ribes non l’ho mai mangiata, mia zia so che usa il miele per una marmellata che si chiama per l’appunto “mielata” fatta con le mele cotogne.
Invece io ricordo ancora la mia mamma che faceva la marmellata di more, o di ciliegie, un ricordo molto “dolce” che mi porto dentro.
anch\’io ho abolito da tempo lo zucchero e talvolta faccio marmellate con frutta molto matura e un po\’ di malto… ma poi talvolta mi scatta il raptus dell\’\"invaso dell\’estate\" e faccio marmellata con lo zucchero che poi regalo. del resto la \"nostra\", non dolce, la gradiamo solo noi! 😉