I tutor dell’apprendimento sono persone formate per aiutare bambini e ragazzi a gestire i disturbi dell’apprendimento come dislessia, disgrafia e disortografia (DSA). Anche gli studenti con ADHD e altri disturbi comportamentali come DOP (disturbo oppositivo provocatorio) possono tratte beneficio dal tutoraggio pomeridiano.
Chi sono i tutor didattici?
I tutor non sono necessariamente insegnanti, psicologi o educatori ma molto spesso si. Infatti per fare il tutor dell’apprendimento occorre avere una serie di competenze pedagogiche ed educative nonchè conoscere al meglio le materie scolastiche attraverso cui aiutare bambini e ragazzi.
Si perchè è attraverso i compiti che si lavora con lo studente e lo si aiuta ad organizzare il proprio lavoro, trovare un metodo di studio adatto alle sue necessità e stabilire routine e abitudini di studio, memorizzazione e organizzazione del lavoro che lo rendono autonomo e abile.
Il tutor è infatti una figura ponte che aiuta il bambino o ragazzo a relazionarsi con la scuola e gli insegnanti perchè lo sostiene nel delicato momento dei compiti a casa.
E’ un ruolo ben diverso dal prof. che viene a casa a fare ripetizioni. Assomiglia più ad un tutoraggio tra pari, dove vengono insegnante le dritte per cavarsela da soli o proposte modalità diverse per apprendere che siano più consone con i propri stili di apprendimento.
Gli strumenti del tutor
Uno degli strumenti più comunemente usati, tra gli altri sono le mappe concettuali o mentali.
Per la creazione di mappe esistono software a pagamento e gratuiti come Cmap Tools, MindManager, Supermappe. Io con i miei ragazzi uso spesso Mindmup2, che crea mappe condivisibili e lavorabili a più mani anche da remoto e in tempo reale e che vengono salvate in cloud. Serve un account Gmail. Esiste la versione a pagamento ma anche quella gratuita funziona benissimo.
Nelle mappe concettuali è possibile inserire solo testi, anche se per chi ha uno stile di apprendimento e una memoria più visiva e meno verbale è utile associare immagini alle etichette lessicali. Nelle mappe mentali invece è possibile inserire anche immagini. Il più comunemente usato è il gratuito Freemap, l’ho scaricato qui per mac e per pc.
Su questo argomento c’è moltissimo da dire e non voglio entrare nei particolari, mi interessa illustrare i vantaggi di imparare a studiare facendo uso delle mappe.
L’uso di mappe concettuali favorisce:
• l’analisi del contenuto
• l’evidenziazione di parole chiave
• l’associazione con immagini
• la comprensione di causa ed effetti
• i nodi che collegano logicamente le informazioni
• la capacità di studio e memorizzazione
• la capacità di esposizione
• il lavoro cooperativo
Nelle situazioni di maggior difficoltà nella lettura è possibile far ricorso a lettori vocali (anch’essi a pagamento o free). Molte case editrici hanno predisposto negli ultimi anni la versione letta ad alta voce dei libri di testo. Basta andare sul sito delle case editrici ed informarsi. Nel caso di dislessia di grado severo è possibile iscriversi all’Associazione Italiana Dislessia e pagando 30 euro all’anno si può accedere al servizio LibroAid , richiedere e scaricare i propri libri di testo in versione liquida ovvero in pdf con il formato aperto per selezionare i testi, analizzarli e modificarli (e molto altro).
Cos’è la metacognizione e perchè è importante
La didattica metacognitica, particolarmente utile per gli studenti con dislessia, disgrafia e disortografia consiste nel riflettere sul proprio pensiero ovvero nell’acquisire consapevolezza sulla propria attività di pensiero, sulla propria capacità cognitiva di regolare e influenzare tale attività”. (Brown, 1998). Essere a conoscenza del tipo di difficoltà che incontriamo ogni volta che ci cimentiamo con la lettura, scrittura o studio, ci aiuta a risolvere o almeno compensare le nostre fatiche, capendole prima di tutto.
La didattica metacognitiva (fatta ad ogni età con modalità diverse e adatte a quella specifica fase evolutiva) evita di scoraggiarsi e pensare che sia impossibile risolvere i problemi e migliora il nostro modo di :
▪affrontare le difficoltà
▪approcciare strategie di risoluzione di problemi
▪pianificare attività diverse alla ricerca di soluzioni
e allena:
• il senso di autoefficacia
• l’autostima
• lamotivazione
Didattica a distanza e giochi di apprendimento
In casi particolari e nella didattica a distanza per esempio si può lavorare sui problemi di:
- attenzione e funzioni esecutive
- memoria di lavoro
- lettura e scrittura
- linguaggio
- prerequisiti per la letto-scrittura
- afasia (incapacità di esprimersi mediante una particolare parola detta o scritta, quando hai le parole sulla punta della lingua per intenderci)
anche utilizzando risorse gratuite di qualità in rete come gli esercizi del Game center di Training cognitivo. In questo sito molto completo ci sono giochi ed esercizi interattivi a risposta immediata, pdf da stampare e molto altro.
Diventare tutor dell’apprendimento
Per diventare tutor dell’apprendimento sono disponibili vari corsi in tutta Italia. Non esiste ancora un albo ufficiale dei tutor ma occorre formarsi in maniera accurata per fare un buon lavoro. Io ho scelto il corso proposto dall’Associazione Manoxmano, tutoring e psicologia di Roma gestito da persone esperte, competenti e disponibili che dà inoltre la possibilità di entrare a far parte di un gruppo di lavoro in costante aggiornamento ed essere chiamati per tutoraggi assistiti, cominciando a farsi conoscere tra le persone del proprio quartiere.
Sono stata molto soddisfatta della formazione che ho ricevuto che ha completato la mia formazione di insegnante e mi ha dato molte risorse da usare anche in classe con i miei alunni.
Ma soprattutto mi ha chiarito molto le idee su quali sono i reali bisogni degli studenti con difficoltà di apprendimento e quali strategie adottare per essere dei concreti sostegni alle loro necessità.