La prima volta che abbiamo fatto “il giardino d’inverno” era il 2006.
E’ stato tutto merito della maestra emilia, una cara amica maestra della scuola Steiner di Roma che ci ha offerto meraviglioso dono, vedendo noi famiglie alle prime armi indaffarate a costruire una nuova tradizione natalizia che ci appartenesse.
Quest’anno ci siamo ritrovati: stesso luogo (il bosco sotto il casale di Paola, a Trevignano), stesse persone più alcuni nuovi acquisti (in tutto 7 famiglie) e stessi intenti: continuare il percorso di costruzione di un periodo di attesa che prelude al Natale.
In modo laico ma non per questo ignorando quelle che sono le caratteristiche universali del Natale. Una nascita.
Durante il giorno alcuni giocavano nel bosco altri raccoglievano rami e arbusti e preparavano un grande percorso a spirale. Poi siamo tornati davanti al camino e abbiamo trascorso la giornata tra giochi, grigliate, canti e racconti e abbiamo aspettato l’imbrunire.
Al momento opportuno ci siamo riuniti intorno a quel luogo magico dove la maestra emilia aveva predisposto un candela accesa e alcuni frutti e ha iniziato cosi raccontando una storia:
Tanto tanto tempo fa, all’inizio del mondo, nel buio e nel freddo dell’inverno, una donna con il suo asinello era in cammino per un lungo viaggio. Un giorno quando fu troppo stanca per continuare il viaggio decise di cercare un posto caldo e sicuro dove riposarsi. Era molto stanca e quando gli animali del bosco sentiva che c’era una donna in difficoltà tornarono nei loro nidi e raccolsero quanto potevano per portarlo a quella donna. Gli scoiattoli portarono le ghiande, gli elfi e gli gnomi del bosco portarono un cristallo per illuminare la strada, e qualcosa di caldo per dormire. I topolini portarono le riserve di mandorle e frutta secca, i coniglietti rimediarono qualche mandarino. La donna allora sentì che in quel posto poteva trovare un po’ di riposo e si fermò li per la notte. E anche noi, una volta all’anno, possiamo accendere la nostra candela alla luce di quella stella e illuminare il giardino d’inverno e sentire un po’ di quel calore e di quel riparo.
Mentre gli adulti cantano “lentamente va maria” ogni bambino e adulto percorre la strada del giardino fino nel centro e accende la sua candela. nel percorrerlo per uscire lascia la sua candela accesa sul percorso, dando vita ad un rosa di candele molto suggestiva.