Mi sono fatta un sacco di risate a leggere questo articolo apparso su Dweb: si intitola "Papà c'e' tempo".
Racconta la storia un papà che ogni sera leggeva ai suoi figli la favola della buonanotte a velocità sempre più sostenuta, fino a che un giorno vide la pubblicità di un libro "Storie della buonanotte da un minuto" e capi', dopo un momento di riflessione, che aveva dei problemi.
Aveva cominciato a trattare i suoi figli come un progetto con tempi ottimizzati, scadenze predefinite e tempistiche calcolate. In modo che con il minimo sforzo si possa ottenere il massimo risultato.
Molto perspicace il signore che ha individuato il problema: pensate che ci sono papà come lui che non se ne rendono assolutamente conto per anni e anzi credono di essere dei gran papà solo perchè portano i figli al cinema il sabato sera o perchè gli comprano il lecca-lecca la domenica.
Mettetevelo in testa: fare i genitori è fatica.
Ci vuole tempo, ci vuole aver capito che dare il buon esempio è fondamentale, ci vuole soprattutto voglia di ascoltare, cambiare opinione, lasciare che sia, essere curiosi e armarsi di tantissima pazienza. Fare i genitori non è compito da cinque minuti e non ci sono molte scorciatoie.
Anzi si, una scorciatoia geniale c'è: quintali di tv, app, Ipod e whatup. Quello si che funziona, in due minuti vi dimenticate di averli in casa, i vostri pargoletti, e in più fate un figurone perchè sembrate genitori alla moda agli occhi degli altri genitori e sembrate genitori permissivi agli occhi dei vostri figli. Cosa c'è di meglio?
E io aggiungo: Tutti questi bei consigli valgono anche per i nonni.