“…Siamo portati a chiederci: possiamo far stare sempre seduti, calmi e tranquilli, dei bambini sotto i sette anni?
Un modo è stato quello di forzare il bambino alla sottomissione. “Non ti ho detto di star seduto da bravo?” dice la maestra.
Il risultato può essere quello di rendere un bambino debole, intimorito, che da adulto potrebbe sentirsi insignificante, tendere a ritirarsi in un angolino, a non distinguersi e ad essere fisicamente e/o moralmente un codardo.
I genitori e gli insegnanti di oggi hanno a disposizione altri mezzi per far stare fermo un bambino: la tecnologia moderna, la televisione, i videogiochi, internet.
Possiamo uccidere le forze creative dei nostri bambini, indurli al letargo e alla convinzione: “ho diritto di essere intrattenuto”.
Inoltre viene a mancare lo stimolo a diventare un adulto creativo e dotato di senso critico, che può persino essere distrutto per il resto della sua vita….”
Questo brano è tratto dal libro “La sfida della volontà, esperienze con i bambini piccoli” di M. Meyerkort e R. Lissau.
Vi sembra esagerato? Noi crediamo di no. Anzi siamo convinti del fatto che molto dell’intrattenimento per l’infanzia abbia come preciso obiettivo da parte dei genitori quello di “liberarsi dei propri figli”, tenerli buoni mentre loro fanno altro.
Perchè è fatica insegnargli che possono inventarsi un gioco, e perchè per insegnargli una cosa del genere occorrerebbe dare l’esempio e gli adulti non hanno voglia di inventare, non hanno voglia di spremersi le meningi a pensare a cosa fare oggi di bello. Gli adulti sono stanchi, oppure sono troppo impegnati con le loro cose.
(nella foto la mia cara amica Sara e la sua piccola Chiara alle prese con scopa e ramazza davanti al portico della casa di campagna… grazie per avermi dato l’ispirazione a scrivere questo post)
Per approfondire:
Leggi questo articolo sui bambini e sul modo di stare con loro (l’ho scritto quasi due anni fa, ed era il primo post su vivere semplice in cui cominciavo a riflettere su certi argomenti…)
Ho sempre sostenuto che la TV servisse ai genitori per mettere i figli “in standby”. E, anche se uso quest'”arma” ogni domenica mattina per poter pulire un po’ la casa, sono consapevole che li sto “spegnendo” per poter lavorare in pace. Smorzo il senso di colpa dicendomi che due ore alla settimana e con programmi rigidamente selezionati non li distruggeranno…