Con Amanda e le altre amiche dei blog di mamme stiamo parlando in questi giorni del “febbraio funk” ovvero di quello strano stato emotivo che ci coglie nel bel mezzo dell’inverno, quando si è ormai un po’ stanchi dei lunghi pomeriggi passati in casa a fare attività di tutti i tipi con i bambini e si vorrebbero gia vedere le prime giornate di primavera…. A Roma tutto ciò è molto mitigato rispetto alle care colleghe del Maine e del Canada dove quest’anno ha nevigato moltissimo…
Ma voglio approfittare dell’argomento per riflettere un po’ su questo meraviglioso inverno che sta pian piano giungendo al termine: questo è stato il mio primo vero inverno di madre!! Voglio dire che per la prima volta l’inverno non mi ha fatto l’effetto-panico che mi faceva in passato quando mi prendeva una lieve depressione da oddio e oggi cosa faccio tutto il giorno in casa con i bambini.
Forse semplicemente perchè loro stanno crescendo, ma credo soprattutto perchè sono riuscita a trovare una mia dimensione casalinga che non ho mai avuto prima, ho trovato un ritmo che hanno trovato anche i bambini stando con me, abbiamo siglato un tregua, un letargo, insomma abbiamo cominciato a stare bene insieme in casa…
Stare fuori casa
L’anno scorso avevo scoperto lo stare fuori (a proposito leggi qui) e andavo al parco con loro tutti i giorni per ore e ore sotto la pioggia, pur di respirare e lasciarli respirare… ora ho scoperto che anche lo “stare dentro” ha un suo valore e un suo profondo significato, e porta gioia, calore e riposo.
Ecco le mie 10 piccole cose di ogni giorno che rendono questo mese di febbraio, cosi lungo e freddo, un mese speciale e indimenticabile.
1) I bambini che finalmente hanno trovato dentro di loro la fantasia per inventarsi dei giochi da fare insieme in casa ( a proposito di questo leggi un articolo sul gioco) e passare interi pomeriggi senza chiedere ogni 5 minuti: “mamma e adesso cosa facciamo?”
2) Il tavolo della cucina che ossessivamente tentavo di tenere in ordine e sgombro ora è felicemente diventato un ammasso di tutte le attività che facciamo insieme, dal taglia-incolla alla sartoria, alle merende, tutto mescolato in un unico meraviglioso modo di vivere intensamente i nostri pomeriggi casalinghi (anche se prima di cena facciamo ordine, apparecchiamo con la nostra rigorosa tovaglia bianca e accendiamo una candela….).
3) I modi in cui i bambini vanno in giro per la casa (hanno imparato a travestirsi, usano mantelli turbanti, e con le stoffe che rimediano in giro costruiscono continuamente casette, casettine, cucce lettini eccc) tutto merito della scuola steiner, dove questo genere di attività sono all’ordine del giorno….
4) I pranzi all’aperto che nonostante il freddo riusciamo a fare in queste domeniche di febbraio nella nuova casa in campagna, che è sempre piena di amici e di cose bellissime da fare….
5) I giochi che i bambini fanno in giardino nella casa in campagna. Abbiamo appeso un paio di corde agli alberi e sembra che abbiamo creato la più interessante palestra di roccia della terra.
6) I momenti di relax davanti al camino, quando il sole cala ed è bello buttarsi sul divano, togliersi le scarpe e scaldarsi i piedi con il calore del fuoco.
7) I disegni che il nostro figlio grande fa in campagna (li fa cosi belli solo li, non si sa il perchè)
8) Le passeggiate nel bosco, soprattutto quelle che facciamo per andare all’Abbazia di Farfa, che è una delle nostre mete preferite. Quel luogo, a parte il fatto che è sicuramente un po’ turistico la domenica pomeriggio, ha comunque qualcosa di speciale. Il fatto che da 500 anni ci siano in quel triangolo di terra monaci che dedicano la vita a coltivare la loro spiritualità si sente! E il fatto di arrivarci a piedi, come si faceva nel passato, il fatto che le persone ormai ci riconoscono, il frate veneto ci saluta, i bambini chiamano i cani per nome, beh, è qualcosa di speciale.
Abbiamo anche preso a frequentare l’Abbazia vera a propria, i bambini adorano bagnarsi il viso con l’acqua santa (!), e noi non riusciamo davvero riusciti a farci venire in mente un motivo per cui dovremmo impedirglielo….
9) Le mie recenti auto-produzioni fimate Sartoria Imperfetta. Ho ricominciato è ufficiale. Sto producendo borse, grembiulini, vestitini, presto vi mostrero’ le mie nuove creazioni. E tutto per merito di Soulemama.
10) E per finire Andrea, che potrei stare qui tutto il giorno a fare la lista dei motivi per cui è il miglior compagno che si potrebbe desiderare
leggendo un articolo ho scoperto che:
“Il suono della voce paterna è importante anche perché rappresenta la prima porta verso una realtà esterna. Mentre i suoni uterini e la voce della madre permettono al feto, a poco a poco, di differenziarsi dall’ambiente fluido che lo avvolge e lo aiutano a plasmare una prima identità del sé come essere separato da lei, la voce del padre è il primo suono affettivo e vibrante che gli parla dal mondo esterno che dischiude per lui le porte che separano il dentro dal fuori e che lo accoglie in modo invitante alla vita che lo attende. Una volta nato, il bimbo riconoscerà questa voce fra tutte le altre e saprà che un legame è già esistente.”
voi cosa ne pensate?
Ciao Sabrina… stavo giusto buttando giù anch’io la mia lista…
La tua casa e bellissima! Mi sarebbe tanto piaciuto avere una casa cosi in Toscana.
Per me, questo periodo di dicompressione, direi, e cominciato quando mi sono trovata in Asia centrale in mezzo a niente, confinata a casa, sotto la neve, con una bimba di 2 anni. Non posso dire che e stato facile cambiare di vita cosi. A casa a Parigi avevo avuto tutto a portata di mano (mercato, supermercato, metro, un lavoro da casa, parco, e anche asilo nido per 2 ore al giorno). Infatti, penso che non mi sono completamente adattata a questa finche Velma non e nata. Da allora, posso passare delle ore a casa, sola con lei (e la grande quando c’e). Non usciamo quasi mai fino al pomeriggio verso le 3.
Pero, comincio a capire che la piccola non e abbastanza stanca. L’ho notato a Vilnius, quando dormiva in piedi gia alle 7,30. Non so ancora se voglio cambiare qualcosa o no.