E’ ora di lasciare la scuola steineriana

Sono passati un po’ di anni da quando vi raccontavamo quotidianamente l’avventura della nostra famiglia che aveva scoperto la scuola steineriana e aveva avuto il coraggio (oltre che la possibilità) di buttarsi a capofitto in questa meravigliosa avventura. Era una gioia condividere con voi questa scoperta che ha portato senso e una direzione necessaria nel nostro modo di crescere questi tre bei maschi che ora hanno 6, 12 e 14 anni.

ala2016

Siamo ad un punto di svolta: Lorenzo Pedro ha finito l’ottava classe alla scuola steineriana ed è pronto per cominciare il liceo, dove peraltro è entrato per merito avendo preso 9 agli esami. (prima escluso dal liceo prescelto è stato ripescato poche settimane fa e ha avuto accesso alla sua scuola d’elezione). Lorenzo lascia la scuola steineriana con grande nostalgia e con profondo senso di gratitudine per l’esperienza che ha avuto modo di concludere e di coronare con la grande recita di ottava classe, dove insieme alla sua classe ha messo in scena un’opera di Shakespeare. Che emozione!

Zeno, con l’esame di quinta elementare ha deciso di dire addio alla scuola steineriana: dopo tanti anni in cui la scuola è stato il suo mondo caldo e avvolgente ora dodicenne scalpita per andare alla scuola pubblica e dopo una lunga osservazione abbiamo deciso di accontentarlo. Vuole i voti, non vede l’ora di studiare sui libri, brama un po’ più di anonimato e di indipendenza, forse la scuola steineriana e il ciclo di otto anni non sono per tutti, e forse ora possiamo dirlo.

E’ strano e divertente però ascoltare i discorsi dei fratelli che quando si confrontano sembrano andati in due scuole diverse: il primo stende le lodi del metodo di studio che ha imparato, di come gli insegnanti si relazionano ai ragazzi, di quanto ha imparato a stare al mondo, mentre Zeno è più critico, scettico e a volte ci accusa di aver scelto per lui una scuola troppo facile e allo stesso tempo troppo rigida. Che dire…

fratelloni

Emilio che andava già alla scuola pubblica farà seconda elementare. Nonostante un’amica abbia avuto un’esperienza poco felice nella stessa scuola, noi siamo stati fortunati: i maestri sono quelli giusti. Impegnati, presenti, costanti, con un progetto.

Per quanto mi riguarda, orfana della scuola steineriana, dove ogni anno noi genitori abbiamo ridipinto le aule, mi sono buttata proprio in questi giorni nell’organizzare lo stesso lavoro anche nella classe di Emilio e sono stata felice di riscontrare che la preside ha accolto con gioia il nostro impegno e ci ha aiutato a realizzarlo.

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Domani primo giorno di scuola comincia una nuova avventura e voglio dire a tutti coloro che mi seguono da anni e da anni mi chiedono consigli su scuola steineriana si o no, che la risposta non c’è.

Come abbiamo avuto modo di sperimentare sulla nostra pelle e su quella dei nostri figli questa scuola è stata un’esperienza fondamentale per tutti noi, un’occasione per compiere un enorme esercizio di democrazia (i genitori gestiscono la scuola con gli insegnanti), per capire quanto è importante l’atteggiamento degli adulti nei confronti dei bambini e per sperimentare che ogni bambino è diverso dall’altro e ha bisogno di un trattamento personalizzato. Gli insegnanti, forse ancor più dei genitori, devono essere persone equilibrate, devono guardare il bambino con la giusta dose di amore/cura e lucidità/distacco per poterli aiutare a crescere da soli, a non aver paura di sbagliare e a sapersela cavare.

Siamo grati alla Scuola Steineriana Giardino dei Cedri, ai maestri e a tutta la comunità perchè in questi 10 anni siamo cresciuti insieme e abbiamo fatto tantissima strada (in tutti i sensi!). Senza questa esperienza questo blog non esisterebbe.

Per approfondire

Perchè il nostro terzo figlio non va alla scuola steineriana

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Originariamente scritto il 11 settembre 2016

9 Commenti per questo post

  1. Ludovico ha scritto:

    “Zeno, con l’esame di quinta elementare ha deciso … “.
    A 11 anni non puoi decidere. Tipico esempio di pedagogia self-service: prendo (o forse capisco) quel che mi fa comodo e lo spaccio da scelta autonoma e consapevole… Auguri.

  2. sabrina ha scritto:

    zeno aveva 12 anni quando ha fatto l’esame di quinta e se lo conoscessi capiresti che è perfettamente in grado di esprimere il suo bisogno. poi non è lui che ha deciso, questo l’abbiamo fatto noi, assumendocene tutte le responsabilità.

  3. L'angolo di me stessa ha scritto:

    Trovo particolarmente interessante il giudizio del tuo secondo…che della serie: come la fai la sbagli!!!

  4. giov ha scritto:

    ahahha due figli nati pure lo stesso giorno ma con opinioni opposte 🙂 (sarà che sono dei gemelli). ma quindi zeno va in prima media a 12 anni? gli è caduto tardi il dentino? i ragazzi che conosco che hanno fatto la steineriana erano anche loro di età miste (e le ragazze adesso hanno un sacco di figli! non so se sia un caso o c’entri l’antroposofia).

  5. BC ha scritto:

    Interessante sentire che i bambini, nonostante la giovane età, hanno delle così chiare opinioni sulla scuola. Magari un po’ di merito (tra gli altri) ce l’ha anche la scuola che avete scelto ed i professori.
    In bocca al lupo per il nuovo anno scolastico!

    BC

  6. Heidi ha scritto:

    Dunque tutti alla pubblica quest’anno!
    Chde dire in bocca al lupo! Anche se sono una sostenitrice della pubblica,lo scorso anno siamo stati molto provati con la nostra terza figlia da una delle sue maestre e abbiamo voluto cambiare. Purtroppo avrei cambiato anche a metà anno tanto era il disagio e per questo solo una privata ci poteva aiutare. Ho trascorso una mezza giornata alla steineriana più vicina a casa,ho parlato con la responsabile,conoscevo la scuola perchè avevo portato le mie al bazar di primavera, ma non mi hanno convinta del tutto, quando c’è di mezzo il vil denaro i compromessi sono inevitabili.
    Comunque spero riesca a barcamenarti bene tra tutti e tre! Buon anno scolastico!

  7. christina ha scritto:

    ciao sabri…
    leggere questo post mi fa malinconia.

    che ricordi…

    un abbraccio

    chris

  8. flavia ha scritto:

    ciao Sabrina, ho scoperto il tuo blog alla ricerca di informazioni sulla scuola steineriana, l’ho letto (quasi) tutto con molto interesse, ora sono davvero giunta ad un bivio, devo decidere se iscrivere la mia primogenita alla scuola steineriana o ad una scuola pubblica, vorrei farti delle domande, se posso, come dici tu questa scelta è coraggiosa, ho paura di sbagliare….il mio istinto propende un giorno da una parte e un giorno dall’altra…
    posso contattarti in privato?ti ruberei poco tempo, ma se la mia richiesta non è opportuna capisco e chiedo scusa.
    grazie, complimenti per il tuo bel lavoro
    flavia

  9. PenelopeEssereErrante ha scritto:

    Dopo tutto quello che ho letto e anche condiviso del tuo blog…. mi sento cinica e ordinaria nel farti questa domanda…. Ma devo!
    Quale “fantastico” lavoro flessibile svolgi visto che ti permette di “vivere” la scuola dei tuoi figli, di osservarli di trovare il tempo anche per scrivere….. così giusto per curiosità!
    Il mio lavoro prevede 3 trasferte a settimana e quindi almeno 2 notti in cui non torno nemmeno a casa dal mio unico fantastico figlio di soli due anni…..
    E mi chiedo spesso che razza di madre sono….. Sinceramente non so darmi una risposta però sono certa che non posso lasciare il lavoro, altrimenti non solo non potrei mandarlo alla scuola steineriana…. ma probabilmente non potrei mettergli nemmeno qualcosa in tavola per cena! Mi viene da pensare che la scuola steineriana sia solo per genitori che hanno un sacco di tempo! Un lavoro part-time per capirci….. Mi piacerebbe molto sbagliarmi! Ti saluto (una curiosa romana cresciuta a Villa Pamphili adottata a Bologna!

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