Chi sono veramente i miei figli?

Ultimamente seguo i miei figli, nel senso che li guardo da dietro, da una diversa prospettiva, mi metto al seguito, cosi riesco a giudicarli di meno, se possibile. Dite quello che volete, potete anche dire che non è vero… però giudicare i figli è una tara mentale che quasi tutti abbiamo, è molto difficile riuscire a crescerli senza aspettative nei loro confronti e quindi senza cercare di desiderarli più simili ad un ideale che abbiamo in testa.

Proprio questo ci impedisce di vederli per quello che realmente sono. E a volte si rischia di perdersi il meglio! Grazie alla maestra di Lorenzo Pedro che non perde occasione per farmi notare quanto brilla questo mio figlio grande sul quale a volte le mie aspettative pesano più di uno zaino pieno di libri.pagelle della settima classe peo

Recentemente e grazie al fatto che sto imparando ad accompagnarmi con le persone giuste che non mi giudicano e non mi psicanalizzano, ho capito che è meglio non prendere le situazioni di petto, drammatizzare, arrivare sempre al limite. Ho imparato a defilarmi. A stare in campana e osservare chi sono i miei figli veramente.

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E cosi li vedo prendere la loro strada, ognuno a suo modo. Emilio appena andato in prima elementare, il primo giorno era dritto, felice, aperto al mondo che lo aspetta. Zeno è quinta classe, si muove per la città da solo con lo skate ed essendo andato a scuola a 7 anni e mezzo e già un ragazzone che vorrebbe il telefonino. E Lorenzo Pedro in ottava sta per concludere il lungo ciclo della scuola steineriana e già studia a memoria la sua parte della recita di Sheakespeare che farà in primavera

Ognuno di noi ambisce ad essere più libero: lasciar crescere i figli tenendosi un po’ più in disparte fa apprezzare di più la prospettiva. Sono cosi felice di aver conquistato questo pensiero emancipandomi completamente da ciò che ho vissuto sulla mia pelle: un papà e una mamma che mi hanno controllato sempre e troppo!

estate2015 i borgnino a 13, 11 e 5 anni
E cosi mi sono seduta finalmente sullo scalino e perdendoli di vista per qualche manciata di minuti alla volta sono riuscita anche ad ascoltarmi un po’.

Vedo sempre più tre individualità che a stesso stimolo reagiscono in maniera opposta, che hanno bisogno di tre madri diverse, tre diverse attitudini. Vedo che sempre più io mi faccio da parte e con sempre più libertà loro sanno girare lo sguardo verso di me se e quando c’è bisogno di una conferma o un diniego. Ragazzi come questi, di 13, 11 e 5 sono li apposta per aiutarmi a trovare i miei limiti nelle loro possibilità. Che figata essere genitori!

estate2015 i borgnino a 13, 11 e 5 anni

Ah! Un ultima cosa: se come noi non li avete lasciati molto fare da soli quando erano piccoli (sbagliando), intendo cucinare, pulire o lavare i piatti perchè sono più i pasticci che fanno e quel che c’è da pulire dopo allora vi dico una cosa: non è mai troppo tardi per iniziare.

Quest’estate c’è servita da lezione: iniziando a lasciare che sia il brontolio della pancia a dire che è ora di buttare due uova in padella gli animi si sono convinti a mettersi in moto ed ora sembra che la macchina della volontà si sia attivata (turni per apparecchiare e sparecchiare, caricare la lavastoviglie e passare l’aspirapolvere stanno per essere concordati ed affissi nella bacheca della cucina)

 

 

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Originariamente scritto il 16 settembre 2015

2 Commenti per questo post

  1. Heidi ha scritto:

    Che ragazzoni che sono diventati! Pensavo giusto l’altro giorno da quanto tempo ti seguo nel blog e mi sembra veramente di conoscervi ormai te e i tuoi figli!
    Le mie pure sono cresciute, tanto, troppo in fretta, anche la terza è in prima elementare alla statale, ma una statale scelta bene, sulla pelle della prima figlia che ha fatto da cavia:)
    Si si lasciano piano piano fare delle piccole cose da soli, e quando vedi che prendono dimestichezza col mondo, senza paure, sorridi un pò dentro di te.
    Buon inizio al piccolo e buon prosegumento agli altri due!!!

  2. Barbara ha scritto:

    ultimamente ho fatto esattamente le stesse riflessioni. Solo che la mia grande ha già 15 anni. La mia unica femmina che doveva essere così e cosa…avevo aspettative pazzesche senza accorgermene. Ovviamente ha fatto tutto il contrario e le cose non andavano tanto bene. Ho fatto come te, mi sono tirata indietro ed ecco vederla sbocciare. Hai ragione non è mai troppo tardi. Non è neanche troppo tardi per me imparare a non giudicare! Post molto positivo che condivido in pieno! Grazie

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