Possibile che le cose più semplici, quelle meno costose, quelle più ovvie anche, sono sempre le soluzioni meno utilizzate nel mondo? Io mi chiedo.
Credi che la fettina tutti i giorni sia necessaria? Certo, altrimenti come fanno a crescere sane e forti le creature? Discorsi tipici di mamme sotto l’ombrellone tra un arancino e l’altro, la pizza a pranzo però anche a merenda e per finire un bel gelatone.
Passo la vita a mettere i puntini sulle i. Vedo solo quello che non ho fatto bene, quello che potevo fare meglio e quello che ho sbagliato. Cosa c’è di male? Voglio perfezionarmi, essere all’altezza delle cose, sono ambiziosa, si. E malata!
Con quale parte del cervello gridiamo a nostri figli? Con quale cantiamo una canzone o chiediamo scusa o cambiamo discorso? Perchè c’è chi riesce a mantenere la calma e chi sbraita dalla mattina alla sera?
Cosa o chi pilota i nostri consumi? Il bisogno o il soddisfacimento di un piacere? E’ la stessa cosa o c’è un’enorme differenza?
Mangiare sano è solo una moda, una mania per fanatici naturalisti? I piatti pronti sono buonissimi e veloci, ma fanno bene?
Dai blog delle mamme ai blog delle grafiche d’oltre alpe:guida alla scoperta del gusto nordico. Finezza dei tratti, uso sapiente dei colori freddi, ricerca di forme altre denotano uno stile che fa innamorare ogni appassionato di design.
John Hockenberry è un signore americano molto particolare. Ieri ho ascoltato il suo Ted Talk e mi ha cambiato la giornata. John è un uomo paraplegico, un giornalista e anche una persona molto saggia.
A Roma c’è un posto dove i sogni sono diventati realtà: non è stata un magia. C’è voluto tanto coraggio e ci vuole ogni giorno tanto lavoro. Anche per capire dove finiscono i propri bisogni e cominciano quelli degli altri.
Secondo il dottor Giannattasio medico e agronomo l’industrializzazione del settore agroalimentare avvenuta negli ultimi 40 anni ha fatto esplodere allergie e intolleranze alimentari ad una velocità pari al 10.000% e non solo…
Qual’è l’origine etimologica di entusiasmo? E cosa c’entra con il dovere? E semmai, le due cose potrebbero forse essere messe d’accordo? Se proprio non ti raccapezzi (come me) fai come Emilio: prova. E sbagliando s’impara.
Esperimenti da passeggio, agricoltura da balcone, nel bel mezzo di una casa piena di attività in corso…
Non c’e’ scusa che tenga. Non puo’ essere la fretta nè la noia, se non ha voglia di cucinare o sei negata o sei depressa. Queste parole suonano forti. Come al solito drammatizzo, e non si arrabbi nessuno. Quando hai nel piatto qualcosa di eccezionale, non senti che la vita è più preziosa? Consigli per la cura del piatto, qualunque esso sia.
Ma perchè una giornalista che mi cerca per sapere la mia opinione su di un argomento finisce per scrivere una marea di stronzate su di me? Calure d’agosto e altre perdite di tempo che non riescono a rovinare il mio buon umore.