Stamattina sono ai fornelli per i preparativi del compleanno svizzero…. e ho gia ricevuto i primi regali. Andrea ha suonato il campanello alle 9, mi ha portato un mazzo di fiori.
Ma come è possibile che in una festa che coivolgeva migliaia e migliaia di persone non ci fosse un bimbo che piangeva, una mamma che urlava o una coppia che litigava? Carini questi olandesi…
Si lo so non si sta un mese senza postare niente. Ho avuto il mio daffare ma per chi non ha capitolato ecco le ultime novità…
Riflessioni di inizio primavera. Nell’attesa che questi benedetti ginevrini escano un po’ di casa e tirino fuori qualche sorriso.
Cosa c’è di seducente nel caos e nella mancanza di regole? E cosa ci fa aver voglia dell’estate quando è inverno e di freddo quando è caldo? Esercizi di ritmo, alternanza e ascolto.
Perdo i denti, mi fanno contare in francese, non posso neanche andare in bici perchè la strada è tutta ghiacciata!! Ma mi dite che vita è questa? Diario di un bambino che va in prima classe ed è il ritratto della gioia.
Una luce nuova illumina il mio futuro: ecco che cosa si è inventato il mio caro amico “il caso” per farmi cominciare l’anno nuovo nel migliore dei modi.
grazie a sara per le foto
I tradizionali buoni propositi per l’anno nuovo rivisitati con foto attuali e una secchiata di buon umore. Spero contagiosa. Buon 2009!!
Aggiornamenti della famiglia… Lorenzopedro ha cominciato a scrivere, Zeno a cominciato a contare e mamma sabrina ha cominciato a lavorare….
Prendete un classico di fine settecento che avete odiato alle medie e rileggetelo. Potrebbe capitarvi di rispolverare un tesoro e scoprire che il professore che ve lo aveva fatto leggere era un criminale. Non si da un trattato di pedagogia in mano ad un adolescente. Vuol dire fargli odiare la lettura per sempre (o quasi)
Non vedevo un autunno cosi rosso, arancione e giallo da secoli. E per specchiarmi dentro questi colori ho bisogno di tempo, sguardo fisso ad osservare ed orecchie ad ascoltare quello che mi accade dentro.
Gli adulti prima di tutti dovrebbero imparare ad andare a scuola la mattina, saper porgere un sorriso e stringere la mano alla maestra e dedicare un minuto, uno solo, di attenzione cura e partecipazione. Perchè sono gli adulti che fanno vivere la scuola in un certo modo o in un altro, i bambini si abituano a tutto. Dettagli d’interno…
Epilogo di un lungo, intenso, infinito mese di “car” a Ginevra. Anche se non sono un uomo il militare ho trovato il modo di farlo lo stesso.
Il bello di andare nel bosco qui a Ginevra è che finalmente posso raccogliere la legna per il camino… pensierini del giorno su bambini nel bosco e mamme incasinate con pantaloni alla moda…