Ascolto, ripeto, imparo. No quaderni, no grammatica, no regole (quindi) no eccezioni.
Ascolto, canto, faccio le conte, le tabelline, ripeto, imparo. (piu o meno e semplificando molto).
Semplice no? Anzi scandalosamente semplice.
Stai per uscire dall’ospedale con il tuo neonato e lo hai gia vestito con una salopette di jeans? Stai gia pianificando di andare all’Ikea con lui (di una settimana) o di metterti in coda al ristorante con il tuo poppante perchè tanto dorme sempre e non gli danno fastidio i rumori? Non te la prendere ma secondo me hai bisogno urgente di un corso di riacquisto del buon senso: eccone uno, a cura di un gruppo di donne meravigliose.
Voglio la casa piena di bimbi: voglio accudirli, dar loro il meglio di quello che so e che sono, rispettarli, essere acqua trasparente per le loro vite nuove, portar loro incontro solo il piacere di stare al mondo, la sicurezza, lasciar che confidino in me. Non chiedo molto. Solo che li si lasci fare, stare, essere.
Dagli un paio di piedi e ci giocherà, dagli una conghiglia, una spazzola, una maschera da sub, una borraccia, un orologio, una rivista letta, una fetta di pane secco… e lui ci giocherà.Se lo lasci in pace (e non vai in un’altra stanza) ci giocherà fino a stancarsi e addormentarsi. E’ tanto complicato?
La mia maestra di yoga me lo ha sempre detto: quando smetterai di dire a tutti che fai yoga, allora starai facendo yoga. Ed io ho smesso di dire anche molte altre cose, scoprendo che c’è anche una sabrina che sa coltivare e aspettare che cresca una pianta, invece di spacciarsi per esperta giardiniera.
Dopo mammenellarete, leggi l’intervista comparsa su Bravibimbi.it
Il bambino piccolo non sente con le orecchie, non guarda con gli occhi, non parla con la bocca. Fosse cosi semplice!!! Nel primo anno di vita sente con la pelle e tutto intorno gli parla di un mondo sconosciuto. Senza contare che deve abituarsi ad avere aria da respirare, un intestino che si muove e un sacco di gente intorno che lo importuna!!!