Beato chi ce l’ha? Cosa, parlerai mica dell’influenza!!
Si, si, parlo dell’influenza, e in particolare della febbre. Sono chiusa in casa da giorni con 3 figli febbricitanti (di cui uno anche convulsivo, perchè la febbre a lui proprio non va) e per la prima volta in vita mia non impazzisco.
Mi sono messa tranquilla, mi sto leggendo lo speciale febbre del dottor Calia su UPPA e mi sto anche riguardando il post considerazioni sulla febbre che ho scritto almeno 6 o 7 anni fa.
Ma la novità è un’altra.
Davvero c’è voluto tempo e tante porte in faccia perchè imparassi ad arrendermi.
Inutile combattere, affannarsi su e giu per casa pensando a tutto quello che devo fare e non sto facendo. Lasciare che sia, vivere nel presente, stare dentro alle situazioni: concetti tanto facili da dire ma tanto difficili per una persona come me abituata a far andare le cose come dico io.
In effetti non c’è niente altro che possa fare se non dedicarmi a loro, senza chiedere niente, senza dire niente, lasciando da parte computer, impegni, scadenze e anche la festa a sorpresa che stavo organizzando per i quarant’anni di Andrea. Ma secondo voi posso invitare a casa 20 persone con i bambini con la febbre a 40 e pretendere che vada bene lo stesso?
No, devo liberamente scegliere di lasciar perdere che è molto diverso dal rinunciare.
Rinuncia chi non ha capito, chi si sente costretto, chi combatte fino all’ultimo e poi perde. E’ una questione di atteggiamento.
Questo l’ho imparato proprio ora ascoltando Filosofia della libertà di Rudolf Steiner spiegato da Pietro Archiati di cui ho trovato le tracce audio del seminario di Rocca di Papa. Su Itunes c’è tutto tutto.
Che mi ha dato modo di ricordare il motivo per cui a volte mi vien da dire chi me lo fa fare? potrei fare come fanno tante mamme, prendermi una santa baby sitter e andare a lavorare giù al bar (visto che di solito lavoro da casa).
Chi me lo fa fare? Nessuno
Sono io che liberamente scelgo quello che è ideale per me e per i miei bambini. Ed è proprio il seguire i propri ideali che rende gli uomini liberi.
Dico grazie anche a chi mi aiuta a sostenere i miei ideali, perchè sia chiaro che la mia non è bravura, e non intendo spacciarla per tale. E chiedo scusa a chi proprio in questo momento non puo’, davvero non puo’, assentarsi dal lavoro, anche con i figli malati a casa… a loro va tutta la mia solidarietà.
Si dice che i figli imparino dagli adulti imitandoli ma io vi dico che ho imparato molto dai miei figli semplicemente osservandoli.
E come Lorenzo Pedro digiuna volontariamente durante l’influenza e va alla ricerca spasmodica di arance tutto il giorno perchè il suo corpo sano ed educato alla ricerca del benessere gli dice che solo di quello ha bisogno, cosi io sto imparando finalmente ad ascoltare quella voce dentro di me che dice: è tempo di fermarti, quello che devi fare oggi lo farai domani. (fai il meglio che puoi, quando puoi… ricordate questo post?)
Bellissimo questo post. Davvero grazie, perchè ogni tanto si ha bisogno di sentire dire dagli altri le parole che pensiamo, ma che non abbiamo il coraggio di pronunciare.
Sottoscrivo lettera per lettera il commento di Irene; mi riservo di leggere tutti i link, adesso son troppo stanca, ma due cose posso affermare:
1. sulla via della saggezza, tu, sei molto avanti.
2. La mia cucina è quasi meno incasinata della tua. Evviva!
Splendido post, grazie! E buona guarigione a tutti – e la festa di compleanno si puó anche spostare 🙂
"Rinuncia chi non ha capito" … bellissima questa frase: direi sia proprio la differenza tra RINUNCIARE e LASCIARE ANDARE.
In bocca al lupo a tutta la famiglia febbricitante!
Bellissimo il tuo concetto di rinunciare.
Anche qui abbiamo febbri per casa…favole, classici Disney, puzzle e domino..e chi ce la guasta 😉 !
Non ho mai commentato il tuo blog, ma oggi mi sento di farlo.
Sarà che anche i miei figli sono a casa con l'infida influenza con 39.4 di febbre…
E devo dire che ti ammiro per la serenità che riesci a trasmettere. Grazie.
Si, ci sto arrivando persino io. e la penultima frase e quello che impariamo dai figli, ci salverà la vita
ciao
…la lettura dei tuoi post non arrivai mai per caso…avevo bisogno di leggere tutto ciò,forse è l'essere mamme che ci accomuna che ci fa condividere questi vissuti…non so,so solo che trovo sempre spunti di riflessione dalle tue parole
grazie 🙂
Ciao, come ti capisco, pure i miei bimbi sono ammalati con 39 e oltre di febbre, in più tosse, otite il piccolo e vomito e mal di pancia il grande. Comunque come dicevi tu, anche imiei bimbi quando non stanno bene iniziano a digiunare e soprattutto il piccolo chiede spemute di arance. C'è tanto da imparare dai nostri bimbi.
Scopro solo ora il tuo blog, tornerò a trovarti sicuramente…ps:abbiamo lo stesso tappeto ^-^
Ciao Sabrina. E' da un bel po' che ti leggo ma non me la sono mai sentita di commentare i tuoi post. Non sempre sono d'accordo con ciò che scrivi, ma questo non dovrebbe essere un problema, il confronto arricchisce. Il problema è che solo da poco ho iniziato ad esprimere le mie opinioni, e mi costa tanta fatica. Alla fine però prevale la mia natura di piccola zanzara fastidiosa mai sazia di dubbi (per sè, prima di tutto) e così non ce la faccio a non porti una domanda piccola ma insidiosa: tuo figlio digiuna e beve arance "perchè il suo corpo sano ed educato alla ricerca del benessere gli dice che solo di quello ha bisogno" oppure perchè sa che così avrà la tua approvazione ed il tuo amore?