Pensiamo che il mondo sia pieno di ingiustizie e che i bambini siano spesso vittime innocenti della violenza di maniaci, ubriachi e adescatori. E’ sicuramente vero, se lo dice il telegiornale, ma se guardiamo più a fondo il problema scopriamo tutt’altro.
In Italia le violenze di qualsiasi tipo sui bambini, dalla sculacciata all’abuso sessuale sono perpetrati da adulti di riferimento, persone di cui i bambini si fidano.
I bambini e le bambine vengono maltrattati dai loro genitori! Ne parla il dossier sulla condizione della bambine e ragazze in Italia e nel mondo di Terre des Hommes, un’associazione umanitaria che si occupa di fare educazione e divulgazione lavorando anche nelle scuole.
Questo dato mi è sembrato paradossale e agghiacciante. Noi genitori siamo esseri umani, e sappiamo quanto i bambini possano essere difficili da educare, gestire, governare. L’urlataccia succede, capita.
Tutti abbiamo vissuto prima o poi il momento in cui fai o dici qualcosa di cui ti penti. E poi?
Dopo che hai sculacciato o chiuso in camera tuo figlio cosa fai? Pensi che gli sta bene e che cosi impara oppure ti sotterreresti e giuri a te stesso che non lo farai mai più?
Spesso siamo aggressivi perchè siamo stressati, stanchi, nevrosi, oppure stiamo replicando un comportamento che abbiamo subito: magari da bambini siamo stati picchiati o qualcuno ci ha umiliato. Le scusa che sappiamo darci sono sempre molto valide! Dovremmo trovare delle soluzioni più che trovare nuove scuse…
Ma è nostra responsabilità di adulti lavorare su questi aspetti, renderci conto di quello che stiamo facendo e porvi rimedio: non sono certo qui per giudicarvi perchè anche io sono una persona che ha urlato e picchiato. Si lo sono. E fareste meglio ad ammetterlo anche voi se volete smettere di farlo. Io ho smesso di farlo.
Ho smesso con l’aiuto di un corso per maestre di scuola steineriana che ho fatto perchè sentivo il bisogno di strovare gli strumenti per agire, capire come è fatto un’educatore e come è fatto un bambino, quali sono i suoi bisogni, ecc..
Quando sai chi è veramente un bambino non ti sogni mai più di dargli una sberla. Quando sai cosa vivono i bambini e qual’è la ferita che conserva un bambino maltrattato non osi mai più. Informati, questa è l’unica cosa che puoi fare per combattere il tuo problema o per aiutare qualcuno a venirne fuori.
La vera piaga è che i genitori che maltrattano non se ne rendono neanche conto, minimizzano, non danno importanza: sono loro il vero problema, perchè loro non smetteranno anzi escogiteranno sempre nuove scuse per evitare di affrontare il fatto i bambini maltrattati sono proprio i loro figli.
Oggi 11 ottobre si celebra la Gionata mondiale delle bambine, non solo quelle che vivono in Africa e vanno in spose bambine. Non solo quelle che sono costrette a lavorare o a prostituirsi. Anche la tua vicina di casa, che la senti piangere quando sua madre alza la voce e la riempi di sberle e parolacce.
Questo è un post NON sponsorizzato!
Ciao Sabrina, molto bello il tuo post, fortunatamente l’idea che coi bambini non si usa violenza va sempre più diffondendosi, grazie anche a te per averne parlato. Ti segnalo un post molto interessante sull’argomento http://lacatenadielettra.com/2014/04/10/la-violenza-fisica/ e il libro, fondamentale per capire come quella della violenza è una catena che va spezzata, “la persecuzione del bambino” di Alice Miller.
A presto, ciao.
Anche io lo sono o potrei dire lo sono stata…sono una mamma che tendenzialmente urla (e già non è il massimo, ma lo faccio in generale sempre quando mi arrabbio con tutti, è proprio un gran brutto limite), ma arrivata al limite esplodo molto aggressivamente. Sto facendo un lavoro interiore pazzesco e in questi anni sono cambiata davvero tanto tanto, ero una di quelle che ha sempre pensato che una sculacciata fa sempre bene, ora anche solo l’urlo selvaggio mi pare violento.
Grazie per questo post.
Giusto giusto giusto. Da sempre urlatrice (sfogo…) coi bimbi fino a una certa eta’ sono stata brava niente urli ne sberle ma quando sono cresciuti la mia parte impaziente ha ripreso il sopravvento… Ora piano piano sto facendo marcia indietro perchè è inutile oltrechè dannoso e penoso.
Certo è un lavorone per ora io conto (il famoso conta fino a 10…) e trattengo quando sento che sto per esplodere e parlo parlo parlo (anche questo abbastanza inutile) ma è un work in progress e come dici tu la consapevolezza è il primo passo per migliorare….