Siamo una normalissima famiglia con 3 figli maschi. Questo è il diario della nostra famiglia, da quando i bambini erano piccolissimi, è online dal 2006.
All’inizio eravamo una giovane coppia di torinesi intraprendenti a Roma.
Ricordo come è cominciato tutto: ero ad una conferenza in cui si parlava di come l’imperativo categorico kantiano avesse distorto i concetti di volontà e dovere.
Intanto erano nati i nostri primi 2 figli e avevamo dato vita ad una famiglia vera, fondata su pilastri come l’accettazione, l’attenzione e la consapevolezza.
Tempo dopo avrei scoperto che, a forza di farmi domande, avevamo creato uno stile di vita diverso da tutti gli altri, ma tutto nostro, semplice e libero dal giudizio altrui (etimologicamente: spregiudicato).
Nel 2008 ci siamo ritrovati espatriati a Ginevra per motivi di lavoro, con tutte le contraddizioni del vivere in un posto ricco e con un’alta qualità della vita. Ne parlo a lungo nel blog.
Nel 2010 siamo tornati a Roma, perchè Ginevra ci sembrava un po’ troppo finta e noiosa. Preferivamo la caotica e difficile città che ci ha adottato e che continua a metterci alla prova. Nel frattempo è nato anche il nostro terzo figlio (sempre maschio) e cosi adesso siamo in cinque. Eccoci qui:
Da dove proveniamo
Ho fatto la consulente di comunicazione online per oltre 15 anni. Poi mi sono stufata di internet, nauseata dai social e ho deciso di cambiare vita. Ci ho messo 5 anni ma alla fine sono riuscita. Oggi sono un’insegnante di italiano, storia e geografia alle medie e tutor dell’apprendimento per bambini e ragazzi con disturbi dell’apprendimento.
Intanato ho scritto un libro che è un invito ai genitori a prendersi la libertà e quindi l’onere di crescere i loro figli
- fuori dagli schemi del conformismo
- con attenzione verso i media
- curando i bisogni dei bambini (contatto con la natura e bisogno di considerazione).
Andrea mio marito è uno smanettone di computer (oltre che radiofonico, radioamatore, programmatore, scrittore, falegname, hacker genio dell’informatica). Ha scritto alcuni articoli per Vivere Semplice e mi ha sempre sostenuta nei momenti difficili.
Perchè vogliamo una vita semplice e frugale
Quando siamo diventati genitori abbiamo iniziato a trasformarci. Andrea ha tirato fuori dal cassetto vecchi manuali di fai-da-te e si è messo a lavorare a fare il pane e i giocattoli, ha scoperto la montagna e ha iniziato a portare i bambini a camminare.
Io, che avevo fino ad allora guardato solo pubblicità in televisione (apppassionata di strategie di persuasione occulta), ero stata 10 ore al giorno davanti al computer e avevo la mania di passeggiare dentro ai supermercati (scrivendo di mall e font-fanatismo) avevo trovato nuovi interessi come la sartoria imperfetta, camminare nei boschi e leggere Rudolf Steiner.
Essere spregiudicato
Prima il titolo di questo blog era VIVERE SEMPLICE E SPREGIUDICATO, ora è rimasta solo la semplicità forse perchè quando si riesce a diventare davvero spregiudicati diventa inutile dirlo. E le conquiste sono una cosa di cui ricordarsi sempre, soprattutto quando sono sudate.
E’ una persona spregiudicata colei che tenta di operare in assenza di pregiudizi. Non giudicare, non farsi influenzare dai luoghi comuni ma anche
- lasciare che sia
- arrendersi nel senso di essere flessibili e resilienti
- accettare ciò che arriva con animo ben disposto
- sapersi adattare al cambiamento e alle diversità
- non essere rigidi
- saper passare la palla, delegare
- smettere di pretendere di sapere ciò che è giusto e sbagliato
- e anche, in senso più esteso, non accanirsi.
Poi il libro
Dopo 15 anni di blog la casa editrice Natura e Cultura mi propone di scrivere Vivere Semplice il libro in cui ho l’occasione di raccontare un po’ delle esperienze che ho fatto come genitore. Bambini e ragazzi non vogliono saperne della fretta e delle paure dei genitori oltre che del disorientamento degli educatori: loro imparano dai gesti e non dalle parole e vogliono intorno adulti semplici e interi, consistenti.
Ma gli adulti non sanno che hanno a loro disposizione strumenti pedagogici potenti quanto sconosciuti, chiavi d’oro che li rendono protagonisti di una formidabile opportunità civile, morale e sociale, oltre che d’amore nei confronti dei bambini. Un esempio? Il minimalismo. Un altro esempio? La disubbidienza digitale
Per trovare queste chiavi servono adulti che riescano a vedere oltre, che sappiano governare la fretta, trovare tempo per sé e dare tempo agli altri.
Adulti concreti che lascino in pace i bambini mentre giocano quando sono piccoli, che gli permettano di arrampicarsi sugli alberi, perchè è attraverso i sensi e quindi il corpo che imparano e si entusiasmano, senza paura di perder tempo.
I bambini non hanno bisogno di quello che gli diamo!
Hanno bisogno di meno stimoli, di meno giocattoli, di meno scelte: di vivere semplice, con dei ritmi più umani. E anche gli adulti ne hanno bisogno!
Ai bambini NON servono adulti che giudicano, si lamentano e criticano.
Serve altro, serve la capacità dell’adulto di mettersi al lavoro su di sè.
Parlano di noi..
Bravi bimbi, Mamme nella rete Giovani genitori Il magazine torinese intervista la nostra famiglia.
Speciale Vivere semplice su Il consapevole con un articolo di 5 pagine (in pdf)
Vivere semplice vince il 5° premio come migliori contenuti digitali nella sezione e-learning dell’ Electronic Content Award Italy 2007 e partecipa al Concorso internazionale.
Perchè ora c’è la pubblicità
Questo blog è nato con il preciso obiettivo di tenere un diario della nostra famiglia, registrare dubbi e incertezze, esitazioni e ripensamenti, tenere traccia di una quotidianità che altrimenti rischia di perdersi in mezzo alle cose da fare.
Per lungo tempo non abbiamo preso in considerazione alcuna forma di sponsorizzazione a scopo economico ma negli ultimi tempi abbiamo deciso di cambiar strada. Per continuare a tenere in vita questo spazio di condivisione abbiamo bisogno trovare il mondo di renderlo almeno parzialmente sostenibile.