I bambini hanno bisogno di un lento e graduale svezzamento e di una sana dieta alimentare per sviluppare un sistema digerente forte e sano.
Ma della vita e della crescita dei sentimenti del bambino, della sua emotività, del modo in cui percepisce il bello, il vero e il giusto del mondo nessuno sembra curarsi.
Educazione sentimentale
Come se una corretta educazione dei sentimenti non fosse necessaria e fosse considerata assolutamente un “in più”.
Forse perchè non è chiaro che in questo ambito ricadono questioni importanti come la volontà, la ricerca della verità, l’armonia, la gioia di vivere e il profondo legame che ci lega agli altri esseri (ciò che viene chiamato il simposio umano), la saggezza, il perdono, il riconoscimento dei propri limiti, il coraggio, la fiducia in se stessi e negli altri, ecc…
Questi sono ancora i valori trainanti della società? Alla giustizia si sta progressivamente sostituendo la furbizia mentre i bambini con animo gentile, buone maniere e sincera generosità vengono spesso derisi…
Coltivare la spontaneità
Il bambino è l’essere spontaneo per eccellenza: la sua scintilla vitale lo porta ad essere sempre qui e ora esattamente per ciò che è . Senza veli, maschere e costruzioni. Questo lo rende un essere eccezionale e raro.
L’impulso alla vita, alla voglia di scoprire il mondo (la sua libertà) non dovrebbero essere mai intralciati e ostacolati dalla paura dei genitori ansiosi e convinti di sapere ciò che e’ bene e male per i propri figli.
La spontanietà è una dote che dimostra come il bambino sa essere accordato con ciò che c’è di vero e di giusto nel mondo.
Cosa sono capaci di fare i bambini
I bambini sono capaci di ridere senza un motivo, senza un obiettivo ma solo perchè sono sintonizzati sulla gioia per la vita in se e per il fatto che loro ne stanno godendo a piene mani. fino a quando gli adulti sono distratti, stornati dalla loro realtà interiore, e presi dalle mille beghe della quotidianità questo senso profondo di gioia di vivere è qualcosa che non possono percepire.
Il senso del divino
Gli adulti credono di sapere più dei loro figli. fanno della loro esperienza una bandiera. ma non ci si può accostare alla profonda realtà della vita con il cervello e il ragionamento umano, occorre avere l’umiltà di far parlare anche il cuore, la coscienza e l’intuito. parti del nostro essere che ci siamo allenati poco ad utilizzare. perchè ce lo hanno impedito omettendo preziose informazioni su chi siamo veramente (cosa che tendiamo a riproporre ai nostri figli)
Chi si accosta ad un bambino nel ruolo di genitore o insegnante dovrebbe secondo noi provare lo stupore silenzioso, il profondo sentore del mistero e della sacralità dell’esistenza.
Allora il lato misterioso della vita ci si manifesterà davanti e sapremo quante cose possiamo imparare dai bambini, perchè loro conservano una purezza e un contatto con il divino che noi abbiamo perso da molto tempo.
Il divino non e’ qualcosa di eterico/eccentrico/evanescente. il divino è la scintilla di vita che ha dato origine a tutto, il divino è ciò che la scienza non sa e non può spiegare perchè non si vede, non è misurabile.
Ma ogni genitore sa di cosa parlo e ogni adulto sa come chiamarlo o ha deciso per convenzione di chiamarlo in un certo modo (dio, divino, aldilà, destino, fatalità, caso, cielo) l’importante è che non facciate finta che non sia niente.
Imparare a sintonizzarsi
La caratteristica essenziale che rende noi adulti cosi diversi dai bambini è il rapporto con il tempo. anche quando non abbiamo i minuti contati e siamo apparentemente tranquilli la nostra vita è temporizzata, scandita a momenti che non posso prolungarsi più di tanto senza un motivo preciso. Per esempio è impensabile impiegare 20 minuti per lavarsi le mani o 10 minuti per mettersi le calze o 15 minuti per sciogliere la trama di una matassa.
I bambini al contrario vivono ogni minuti della loro vita con la stessa qualità e presenza, e danno valore ad ogni istante del loro fare perchè sono nel qui e ora, e non stanno gia pensando ora a quello che faranno tra 2 minuti.
Una volta capito questo si da l’avvio ad una avvincente sfida con se stessi per imparare uno stile di vita che oltre a portarci a capire meglio i nostri figli e a stare meglio con loro ci conduce ineluttabilmente a scoprire le gioie della vita fino ad allora oscurate dalle meschine lotte quotidiane della nostra sopravvivenza spicciola.
Ascolta cosa ci dice il corpo
Crescita interiore vuol dire anche imparare a confrontarsi con le difficoltà, con la malattia e il cosiddetto “caso” con una certa consapevolezza e fermezza d’animo.
Non essere travolti dagli eventi ma sapere ascoltare ciò che gli eventi ci dicono attraverso la reazione del nostro corpo. Quando ci ammaliamo tendiamo a voler risolvere tutto e subito, stroncare il problema, eliminare la malattia nel minor tempo possibile, senza renderci conto che stiamo di nuovo operando in modo ingenuo senza tener conto della complessità che lega gli eventi.
Malattia e destino è un libro che consiglio a tutte le persone che hanno l’ambizione di acquisire maggiore consapevolezza, è un libro che solidi elementi per considerare nuovi punti di vista. leggi qui la mia recensione >>
trovo che questo articolo sia davvero molto interessante e tocchi un aspetto importante che dobbiamo tenere presente nella ns vita
Ciao,
mi puoi suggerire un sito dove acquistare questo libro online?
Mi interessa molto
Grazie mille
rosella