Guardavo le bellissime foto della famosa blogger Soulemama e mi dicevo: ha cambiato casa da 24 ore, ha 5 figli, è sempre felice, non si lamenta mai e in più ha anche hipstamaticapp un'application fichissima per il suo Iphone.
E' ufficiale: desidero un I Phone. Se fossi una persona normale sarei già andato a compralo, magari a rate. Invece ci penso su e mi chiedo se sia un desiderio indotto o se sia qualcosa che mi serve davvero
Ecco come funziona il desiderio di un nuovo oggetto
Se ce l'ha Amanda vuol dire che posso averlo anche io. Mi tratta di qualcosa che non mi serve lo so. Ce l'ho gia lo smartphone e contemplo il mio desiderio, lo guardo, lo analizzo e ne vedo il significato.
Questo desiderio è puramente indotto. Lo sento con estrema chiarezza. Sono mille le motivazioni che possiamo trovare per desiderare qualcosa che non abbiamo, puo' essere utilissimo, i bambini si divertiranno, impareranno il cinese.. ecc…. Per accettare il fatto che ci siamo piegati al desiderio indotto, siamo stati occultamente persuasi. Io non ci sto.
Vesti il bambolotto
Prendi Papertown Friend ad esempio. Un'applicazione per farti il tuo pupazzetto e vestirlo, con vestitini-scarpe-occhiali-cappello rigorosamente disegnati in style paper, come se il tuo creativo bambino stesse giocando con carta e forbici, al gioco vecchio come il mondo in cui i bambini passavano intere giornate, in silenzio, curvi sui loro pezzettini di carta. Peccato che sarà solo una triste illusione.
Mentre pensiamo che i nostri pargoli stiano sviluppando capacità estremamente cognitive divertendosi e soprattutto senza darci fastidio (nel devoto silenzio del loro ultimo simil-gameboy) in realtà quello che stiamo sottraendo loro è un intero bagaglio di esperienze:
- la possibilità di imparare a usare le forbici con destrezza
- la possibilità di sperimentare la difficoltà del fare con le mani
- la soddisfazione di avere confezionato qualcosa che esiste nel mondo reale, che puo' essere donato, conservato, anche solo strappato e lanciato per aria.
Certo comprargli questa applicazione ci farà diventare genitori più smart, più moderni, più accattivanti non solo agli occhi dei nostri pari ma anche a quelli dei figli. E questo per molti genitori conta.
Proporgli colla e forbici ormai è fuori moda, solo i masochisti come me continuano imperterriti. La tecnologia più avanti. Per desiderare c'e' sempre tempo.
Ps: se volete sperimentare davvero quello che sperimenta il bambino scaricatevi il promo di questa applicazione e provate a viverla con gli occhi di un bambino ma anche di un adulto poco esperto e molto avvezzo al divertimento facile.
Dopo mezz'ora di cambia il vestito- cambia le scarpe – ricambia il vestito – ricambia i capelli – vi sarete stancati e per niente divertiti. Perchè? Semplice: troppe scelte, troppo facile cambiarle e ricambiarle, troppo veloce scorrere tutte le opzioni. Risultato? caos, noia, fatica.
Quando si naviga a caso e si trova tutto cio' che interessa ma si è troppo stanchi per andare a leggere…. E comunque, se proprio vi interessa trasformare le vostre immagini in polaroid style cliccate qui (basta chiedere!!)
Puoi leggere anche…
Leggi il post Io non compro e scopri come disinnescare i desideri indotti)
Io ho l’iPhone, perché mi semplifica alcune cose di lavoro (proprio per la navigazione in mobilità). Di app per bambini ne ho solo un paio, usate per lo più in momenti di disperazione in sala di attesa dal dottore. Mi manca anche la fighissima app di Amanda, ma magari rimedierò…
Per il resto è una di quelle cose che danno dipendenza e bisogna avere un certo autocontrollo per usarlo in modo sensato, però a me piace avere in un solo oggetto:
1. uno strumento che mi permette di stare in giro con i miei figli e far credere ai clienti che sono al lavoro (che è il suo vero scopo)
2. una macchina fotografica sempre a disposizione e che non è neppure malaccio
3. un navigatore satellitare
4. uno strumento per leggere i giornali online
5. un’agenda sincronizzata con il mio computer per tutti gli impegni di lavoro e di famiglia
6. un iPod per quando mi sposto o vado a correre
7. un kindle per scaricare libri online quando sono così impaziente da volerli leggere subito e magari senza neppure pagare le spese di spedizione.
Per quanto riguarda lo status symbol: me ne frego. Di solito ho i capelli in disordine, i vestiti impastricciati dai bimbi e vari pargoli attorno (che non sono esattamente il massimo del cool): se la Apple mi vedesse usarlo riterrebbe che faccio loro una pessima pubblicità e mi chiederebbe i danni di immagine… 😉
\"solo i masochisti come me continuano imperterriti\": no, anche quelli come me. E grazie al cielo siamo ancora tante tante a credere che l\’Iphone non faccia \"guadagnare\" tempo a noi, ma soldi alla Apple!
Sabrina,
vado fuori tema, ma quello che mi ha risuonato del tuo post è il confronto con Amanda!! Stessi miei pensieri quando la leggo.
ciao
Federica
PER d. di perfectioconversationis
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Cara amica d. non sei certo la classica mamma fighetta che va in giro con l’iphone, questo si vede benissimo anche solo dal fantastico, originale, spregiudicatissimo blog che fai. grazie per essere qui.
Non ho un I phone, non perchè denigri il prodotto, adoro la appe per i computer che ho, ma perchè ho notato il cambiamento nelle persone dopo averlo aquistato.
Sono rapiti soggiogati dal bel gioco dalle innumerevoli possibilità dalla possibilità di avere internet e messaggi insieme..Ho visto mamme dimenticarsi i bambini fuori dalla materna perchè intente a rispondere a facebook con l’Iphone, gente che ha rinunciato a imparare a fare foto per l’applicazione che citavi anche te, gente che brama di averlo sempre in tasca o in mano e lo cerca con lo sguardo per assicurarsi che ci sia sempre, come Smigol con il suo tessoro.
io resisto anche senza fare troppa fatica.
Però… quanti problemi ci si evita ad avere pochi soldi!
mamma camp, come hai ragione!!!
Noi siamo ancora su un altro ordine di problemi…proprio oggi in ufficio si parlava del fatto che devo prepararmi, che per la prima comunione della mia grande qualcuno le regalerà sicuramente il telefonino…ovviamente sono inorridita…
Anche la mia grande usava la sdraietta della sorellina!!Che ricordi, sembra passato un secolo a rivederle ora!
ciao sabrina, ti seguo da tanto tempo perchè mi intrigano i temi e le riflessioni che proponi. Riguardo l’Iphone e i desideri indotti io sono di indole molto “basic” e abbastanza in grado di capire, gestire e rifiutare ciò che davvero non mi serve. Il problema è secondo me insegnare questo senso critico ai bambini, e capire fino a che punto il loro non possedere PSP, Ipod, GameBoy e quant’altro li isoli dal loro contesto di compagni e amichetti sempre al passo con la tecnologia perchè figli di genitori che non si pongono nemmeno il problema (altro che colla e forbici!). Tu come la vedi?
Un abbraccio!
Avevo cominciato un commento. Ma mi sono resa conto che mi sarei dilungata troppo. Ci ho fatto un post. Un abbraccio
d’accordissimo con te!
per me, sincermaente , andare in edicola comprare il giornale, sfogliarlo e leggerlo in un attimo di relax è un momento tutto mio . Amo far le foto con la mia reflex e mettere lo stereo “a palla” per sentirlo a casa la mattina quando posso… e poi la tremenda idea di dover lavorare anche quando sto fuori dall’ufficio mi renderebbe isterica al solo pensiero di farlo. Per le mie Nane ,poi, sarebbe solo un ulterire motivo di litigio… Tutto ciò, poi, per spendere tutti quei soldi?
c’è tempo per ogni cosa….
Del libro di J. Levine (preso dal tuo blog! anzi, grazie) ho amato quel senso di leggerezza che ha scoperto alla fine del suo esperimento.
finchè sarà possibile resisterò!
ciao sabri, volevo giá ringraziarti per il post sul fair trendy ma la connessione sudafricana non mi permetteva di lasciarti un messaggio, quindi riprovo ora dal perú. Senti, a me i prodotti della Apple piacciono tantissimo e mi piace Steve Jobs. Non possiedo nessun prodotto della Apple direttamente ma ho il pc del lavoro che é della Apple e Victor usa sempre l’Ipod ed io ormai uso Windows solo in casi di emergenza. Peró credo che la tecnologia per i bambini, sia inutile, un pó ispirandomi alla mia storia personale di pochissima televisione, pc solo da adolescente al lavoro da papá e tutto mio solo all’universitá, la qual cosa non mi ha impedito di avere destrezza e abilitá con l’informatica. Sono quindi in linea con te ma un pó piú estrema forse, ma sai, credo che cì sia un tempo per ogni cosa e che a noi possono piacere cose che poi non é detto che siano utili anche per i nostri figli.