A caldo appena tornata da Bologna posso dire solo questo: esaltante. Ho fatto una bella gita, sono andata a conoscere finalmente Ester e la sua bellissima famiglia, ho respirato l'aria di Bologna dove ho passato molte bellissime settimane ai tempi dell'università, poi ho girato per gli stand fino alla sfinimento, ho assistito alla notifica ufficiale del libri che hanno vinto l'Anderson, ho intervistato Ana Ventura (una delle 25 promesse dell'illustrazione portoghese di cui poi vi parlerò) e ho finalmente visto in faccia persone con cui lavoro abitualmente e che conoscevo solo via emai e toccato con mano tanti libri di cui avevo solo sentito parlare.
Il bagno di folla negli stand delle case editrici straniere (Penguin in testa) è stato esilarante. L'immagine che hai stando alla fiera è che il mondo dei libri per ragazzi va a gonfie vele, ci sono tanti illustratori bravissimi con le loro cartelline in mano, in coda per mostrare i loro lavori, gli stand che si occupano di vendite dei diritti all'estero sono presi d'assalto da giapponesi e altre specie di orientale che non so decifrare…
C'è tanta gente, tanto entusiasmo, tante facce con occhi sgranati e voglia di scoprire…
C'è una grafica spettacolare in giro, che si fa prendere dalle mode anche, ma che fondamentalmente parla di un'enorme possibilità creativa di sperimentazione e ricerca, che ti vien voglia di impararti tutte le lingue del mondo solo per poter fruire di nuovi immaginari, di nuove storie…
C'è la Corea, il Messico, la Turchia e il Giappone e ognuno di loro ha il suo modo di vedere il bambino, di pensarlo secondo le proprie inclinazioni culturali…
Poi ci siamo noi. Gli italiani. Che (tra le mille altre cose) abbiamo a cuore solo alcune cose in particolare, che ristampiamo i classici degli anni 70 perchè in fondo siamo dei nostalgici, che siamo anche un bel po' snob perchè sappiamo solo noi come si fanno bene le cose…
Poi c'è tanto tantissimo altro da dire: comunque sono andata a Bologna pensando che qui in Italia la grafica davvero bella manca e invece sono tornata a casa con l'idea opposta. E' vero che siamo bravi.
Di tutto il resto vi parlero' presto… per adesso accontentatevi delle prime opinioni a caldo…
W i libri!! quanto vorrei esserci anch'io là… chissà un giorno!
Sabri, c'ero pure io a saperlo ci saremmo incontrate! E' stata una vera boccata d'ossigeno, energia pura! e' stata una conferma di alcune convinzioni, la vera sfida e' diventare adulti mantenendo sguardo e cuore dei piccoli
Franci