Lavorare a maglia insegna a pensare

Lavorare a maglia e in generale tutti i lavori manuali sviluppano del bambino competenze delle quali si è persa davvero memoria. Non si tratta di un semplice passatempo per bambine, ma di qualcosa di molto più sensato e importante.

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Sappiamo che l’intelletto non viene formato affrontando direttamente la sua formazione. Se qualcuno usa in modo maldestro le dita ha anche idee e pensiero poco malleabile; al contrario colui che muove in modo preciso le sue dita, sa penetrare l’essenza delle cose, questa frase è di Rudolf Steiner.

Vi immaginate quanto può essere utile per un bambino come Lorenzo Pedro imparare a farsi una sciarpa intera, tutta da solo (all’epoca di questa foto aveva 8 anni)? Un bambino ancora tutto nel movimento, che a 10 anni per Natale a chiesto lo skateboard e un elicottero telecomandato, un bambino che dir che non sta mai fermo è dir poco.

Beh, a scuola gia un paio di anni fa si è costruito i ferri, li ha affilati, scartavetrati, incerati. Poi ha cominciato, trama e ordito, un ferro avanti, 10 errori, due ferri indietro, monta, rismonta.

Un vero esercizio di pazienza per un bambino abituato a correre sempre, fare tutto infretta nella gioia del fare più che nell’interesse a vedere un risultato finito. E’ stato un vero esercizio anche per la mamma che lo ha incoraggiato, aiutato e a volte anche sgridato perchè le mani sui ferri erano sempre troppo approssimative.. E quest’anno in quinta classe si ricama!!

Piano piano lui ha cominciato a seguire il filo del lavoro, il filo del discorso, il filo del pensiero. Fare a maglia significa percepire il tempo che scorre appeso a un filo. E oggi quando si mette a fare il lavoro manuale si siede composto, respira, lavora. E il fratello con lui.

La sciarpa è finita. Cosa c’e’ da fare ora?

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Originariamente scritto il 03 dicembre 2012

15 Commenti per questo post

  1. Tati ha scritto:

    Se ho capito bene leggendo l\’articolo, lavorare a maglia aiuterebbe il bambino anche a concentrarsi meglio?

  2. sabrina ha scritto:

    si si proprio cosi! e’ un esercizio di attenzione e allena la volontà, ecco perchè come effetto ha anche quello di allenare la concentrazione, che cos’è la concentrazione se non forza di volontà applicata a qualcosa?

  3. mammanatura ha scritto:

    Ci voleva proprio questo post…è si, pare che lavorare a maglia stimoli la formazione della corteccia frontale e l’intelligenza ad essa collegata…oltre ad essere un”esercizio” di pazienza, e oltre a sviluppare coordinazione, concentrazione e ancora tante abilità…io preferirei proporlo non tanto per sviluppare l’intelligenza quanto per affinare le altre abilità.
    Brava Sabrina e bravissimo Lorenzo Pedro…
    Ha! vi consiglio…”L’insegnamento del lavoro manuale” Ass. Amici Scuola Steineriana.
    Buon sferruzzamento a tutti!

  4. sabrina ha scritto:

    grazie!!

  5. kosenrufu mama ha scritto:

    Daphne ed Ethan usano avere la stessa reazione di grande concentrazione con la maglia dito, ancora non siamo arrivati alla maglia vera e propria!

  6. sabrina ha scritto:

    vedrai, sara’ una conquista stupenda. da noi la maglia a dito si fa poco, non so perchè… ogni scuola ha le sue abitudini. anche a ginevra si faceva tantissimo

  7. Gloria ha scritto:

    Possiamo azzardare a dire che le bambine “maturano” prima dei maschietti perchè permettiamo loro di fare giochi da femmine?
    Un po’ provacatorio, ma anche uno spunto di riflessione…

  8. sabrina ha scritto:

    chi lo sa, in effetti c’è da ragionarci su. a presto gloria

  9. Gabriella ha scritto:

    Anch’io ho insegnato a mio figlio Riccardo a lavorare con l’uncinetto, però, dato che lavorare ai ferri non è il mio forte…Dopo però avere letto il tuo post riproverò volentieri! Ciao Gabry

  10. Alessia ha scritto:

    Immagino che sia la stessa cosa anche per l’uncinetto, non ho mai provato ad insegnarglielo ma ti ringrazio per questo post perchè i miei mostri hanno estremo bisogno di concentrazione e quindi ci provo al più presto sperando che non si infilino gli uncinetti negli occhi 😉

  11. sabrina ha scritto:

    si, credo che l’uncinetto sia anche piu facile… fammi sapere i risultati. a presto alessia

  12. Marta Martina ha scritto:

    Si anche uno dei miei (4) bimbi precisamente il 9enne piace fare a maglia, cucire, vedo che vuole impararare, ora si è fissato sul sferrruzzare un bracciale ^-^Io ho quattro maschi ma sempre di più non sento la mancanza di non aver avuto una femminuccia, insomma ognuno dei miei figli vuole imparare a far qualcosa chessia cucinare, cucire, pulire, ecc…è bello quando succede!!!
    Ciaooo
    Marta

  13. Sara ha scritto:

    Quando mio figlio era – non tanto – piccolo, io facevo dei quadri a punto nodi – non so se cosi si chiama – lui ha volluto imparare. Il padre non voleva, ma quando eravamo soli a casa, lo lasciavo fare. Era tutto contento. Non ho avuto opportunità di farlo imparare queste cose, ma se dovesse – potesse – ricominciare, lo farei senz’altro. Magari con mio nipotino se viene maschio. So che alla mamma non dispiacerebbe.

  14. ALICE ha scritto:

    è sempre bello sapere che anche i bambini vengono contagiati dal lavoro a maglia, sarà una cosa che si porteranno sempre dentro e che magari quando meno se lo aspettano risboccerà nella loro via! A me è successo così, da piccola la nonna mi ha insegnato a lavorare a maglia per farmi passare il tempo, adesso a 30 anni sono stata folgorata da questa passione creativa e rilassante, tanto da decidere di aprire un negozio di filati per condividere questa passione!

  15. Dani Ifiorielestelle ha scritto:

    Il lavoro a maglia è un’immagine del processo del pensare. Dal movimento ritmico delle mani nasce un tessuto intrecciato, maglia dopo maglia, così come nel pensare chiaro si susseguono i pensieri, uno dopo l’altro. E come non devono formarsi buchi nel lavoro a maglia, e se cade una maglia deve essere ripresa, lo stesso deve avvenire nel pensiero. Se il bambino riesce ad essere coordinato nei movimenti, riesce a coordinare anche i pensieri. I benefici del lavoro a maglia si potranno riscontrare nelle classi superiori in capacità di pensiero logico. Se si impara a pensare con le mani, si imparerà a pensare con la testa! Il cervello è uno strumento che si sviluppa durante la crescita tramite l’interazione con il proprio ambiente. Se vengono a mancare le occasioni di contatto con il mondo tramite il lavoro delle mani, se mancano possibilità di mettersi in gioco e sperimentare, alcuni percorsi neurali non possono nascere. Per questo è così importante lavorare con le mani durante lo sviluppo!

1 Trackbacks per questo post

  1. Natale per i bambini | Mamma Felice ha scritto:

    […] La cesta da lavoro è un regalo bellissimo adatto anche ai maschietti (non abbiate paura loro si divertiranno un mondo a creare e usare le mani), dura nel tempo, si può arricchire crescendo e vi assicuro che verrà considerato al pari di un […]

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