Nell’attesa di terminare la traduzione di “Com’è fatto il cervello di un bambino, ho scovato un libro che mi è piaciuto moltissimo e ve ne voglio parlare. Un libro che aiuta a strutturare i pensieri, a smettere di preoccuparsi, a ragionare sul nostro modo di ragionare e sulla possibilità di cambiarlo, quando questo non ci fa stare bene. Si intitola “tranquille dentro”, piccolo talismano della mamma, ed. Ponte delle Grazie.
Intanto partiamo da un presupposto: quando veniamo al mondo ci troviamo nella situazione di poter accettare il pacchetto vita oppure ribellarci, preoccuparsi e combatterlo.Come lo chiama simpaticamente l’autrice, il pacchetto vita è chiavi in mano, all inclusive. Se accettiamo in modo aperto e sereno quel che arriva in dotazione con il pacchetto ce la godiamo e apprezziamo ogni cosa, anche i cambiamenti e gli imprevisti, altrimenti, alla ricerca di quello che crediamo il meglio per noi spendiamo gran parte della nostra vita a fare in modo che le cose vadano in quel modo e combattiamo e ci affanniamo sprecando gran parte della dotazione del “pacchetto vita” senza sapere neanche quello che comprendeva.
C’è da mettere in chiaro una cosa: siamo esseri mortali e mettiamo al mondo esseri mortali (tra l’altro forse il pacchetto vita che regaliamo ai nostri figli contiene anche la data di scadenza obbligatoria, ma essendo un acquisto alla cieca per fortuna non sappiamo quando avverà). La morte è una parte della vita dalla quale non possiamo svincolarci. Inutile pensare di poter evitare tutti i problemi compreso quello.
Nel nostro ruolo di madri poi, l’autrice distingue una tipologia molto divertente (o agghiacciante, dipende se vi ritrovate nella descrizione, io si, ahime) che è la mamma-elicottero.
La mamme elicottero sorveglia dall’alto la vita dei propri figli, interviene chirugicamente e tempestivamente ogni volta che le cose sembrano andare in modo diverso da quanto lei aveva previsto per il figlio, scagionando ogni possibile errore, contrattempo, incidente. Insomma, una mamma necessaria, senza la quale i figli non sarebbero in grado di crescere, il palazzo crollerebbe, il mondo intero si fermerebbe.
Invece l’obiettivo principale di una madre dovrebbe essere proprio il rendersi superflua il prima possibile: quando i figli saranno in grado di vivere bene senza il nostro aiuto allora potremo dire di aver concluso il nostro ottimo lavoro di madri.
Invece spesso è piu facile preoccuparsi: pensiamo che i nostri figli non se la sappiano cavare da soli e che il nostro aiuto gli sarebbe prezioso e cosi ci prestiamo, ci facciamo in quattro, in mille, pur di poter essere utili. E cosi, guidati dalle nostre convinzioni agiamo nel mondo con dei comportamenti che tendono a confermare loro di non essere abbastanza capaci di fare da soli, realizzando le profezie che si autoavverano. Una teoria che l’autrice afferma essere un classico della sociologia (Merton, 1971).
Ma che bello questo libro!Ho letto a mio marito la parte con la "madre-elicottero" che sinceramente non ho mai sentito ma rende l'idea… e mi sa che anch'io son così! Attendo il seguito della tua spiegazione del libro. Mentre per le profezie che si autoavverano merita un post solo quello!!!
Mi incuriosisce questo libro! Io sarò mamma ad agosto e davvero tutto voglio provare ad essere ma non una mamma ansiosa. So cosa vuol dire convivere con una mamma ansiosa perchè la mia lo è stata e lo è parecchio tutt'ora, quindi voglio tentare con tutta me stessa di non finire preda di eccessive ansie con la mia piccola!:-)
quello di zeno più che un caso è proprio un classico…
Il libro mi incuriosisce molto
sullo stare tranquilla concordo: anche io devo stare tranquilla! ( così in generale, nella vita oltre che come mamma)
Sul sentirmi necessaria devo dire che sto cambiando…
Finchè sono stati piccoli i miei due grandi più che un elicottero sono stata un falco, nulla passava inosservato ed ogni intervento era vitale e tempestivo (per me, loro avevano già allora l'aria di quelli che se la sarebbero cavata lo stesso…), ora che il più grande ha dodici anni mi accorgo che qualcosa sta cambiando, che quella specie di contenimento che esercitavo dall'alto (e dal basso e ai fianchi….) non solo non serve più ma è controproducente. Ormai quella funzione la esercita il tipo di famiglia che negli anni abbiamo creato, i legami costruiti tra noi e con l'esterno, la fiducia reciproca… sento che adesso devo lasciare spazio a pezzetti di libertà.
Perchè la libertà è liberatoria….
Con la duenne fagiolina è un'altra storia…ma non so se il libro parla della mamma tappetino….
Passa giorni indimenticabili con tuo marito e poi aggiornaci sul viaggio, sul libro, sul resto
ciao
qualche anno fa no di certo, ma adesso, così ad occhio e croce, mi sa che quel libro avrei potuto scriverlo io (ivi inclusa la storia del pacchetto all inclusive con data di scadenza).
le profezie che si autoavverano io le chiamo legge d'attrazione, ma tant'è. direi che siamo lì. mi ricorderò sempre uno dei primi esempi letti al riguardo. avete presente quando qualcuno dice a un bambino: 'stai attento! non fare così, che finisce che cadi e ti fai male?' e di solito cade. e si fa male. come da copione. io ho imparato che l'universo ci ascolta e (coi suoi tempi) ci esaudisce anche. perciò presto molta attenzione a come formulo frasi e pensieri.
il libro mi sa che lo consiglio in giro.
che bello buon viaggio! mi sa che farò meglio a comprare il libro la tua recensione ha colpito nel segno;-)
…. avevo già visto questo libro e mi ero incuriosita…ora dal tuo racconto di più… mi sa che io sono peggio di un eliottero… Buon viaggio!
ciao! questo libro mi ispira molto…grazie della presentazione! me lo segno subito 🙂
CONDIVIDO TANTISSIMO IL FATTO CHE UNA MADRE DEBBA RENDERSI SUPERFLUA IL PRIMA POSSIBILE. HO SEMPRE PENSATO QUESTO E CON MOLTO PIACERE TROVO LA CONFERMA IN QUESTO POST. RENDERSI SUPERFLUA E' PER I PROPRI FIGLI LA STRADA VERSO L'AUTONOMIA, LA SICUREZZA DI SE' LA CAPACITA' DI TROVARE SOLUZIONI SENZA L'AIUTO DI QUALCUNO CHE FA AL TUO POSTO. lEGGO SEMPRE VOLENTIRI I SUOI SCRITTI
molto difficile da fare…. goditi la vacanza da sposina,… baci ester
ciao Sabrina,
la cosa che mi spaventa di più dell’essere mamma elicottero (anch’io già già) e quindi nell’essere super presente ad aggiustare, correggere, spiegare è l’arrivo di quel giorno in cui loro mi chiederanno è: “chi te lo ha chiesto?”. Bella invece l'idea della mamma superflua: ah come attendo quel momento in cui potrò guardare serena sorridente e compiaciuta le mie due creaturine diventate persone 'grandi' .
Oggi mio figlio maggiore compie 12 anni. Necessito essere una mamma tranquilla. Lo leggerò subito. Grazie